Il Papa ha visto il film “The passion of the Christ”, ma senza esprimere commenti. A dichiararlo ai giornalisti è stato oggi il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls. “Dopo essermi consultato con il segretario personale del Santo Padre, mons. Stanislaw Dziwisz ha informato il portavoce vaticano -, confermo che il Santo Padre ha avuto l’opportunità di visionare il film The passion of the Christ'”, che non è che “una trasposizione cinematografica del fatto storico della Passione di Gesù Cristo secondo il racconto evangelico”, ha ricordato Navarro, il quale subito dopo ha aggiunto: “E’ abitudine del Santo Padre non esprimere giudizi pubblici su opere artistiche, giudizi che sono sempre aperti a diverse valutazioni di carattere estetico”. Le dichiarazioni del direttore della sala stampa vaticana (precedute da considerazioni analoghe fatte dallo stesso segretario personale del Papa all’agenzia dei vescovi americani) smentiscono di fatto una serie di notizie, diffuse negli Stati Uniti e in Italia, secondo le quali il Papa avrebbe detto che il film del regista australiano descriverebbe “in modo veritiero” le ultime ore della vita di Gesù. “The passion” ha suscitato, infatti, critiche in ambienti ebraici, in quanto riproporrebbe l’accusa di “deicidio” rivolta al popolo ebreo. Sempre oggi, Giovanni Paolo II ha nominato mons. Paul Richard Gallagher, finora Osservatore permanente presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, nunzio apostolico in Burundi; succede a mons. Michael Courtney, ucciso il 29 dicembre scorso in un agguato. Sir