Vita Chiesa

GIOVANNI PAOLO II: IL BAMBINO DI BETLEMME RECHI NEL MONDO IL DONO PREZIOSO DELLA SUA PACE

“Essere testimoni di pace; educare alla pace! Ecco un altro impegno quanto mai urgente per questo nostro tempo, che vede ancora addensarsi all’orizzonte rischi e minacce per la serena convivenza dell’umanità”: lo ha detto questa mattina Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai Cardinali e ai membri della Famiglia Pontificia e della Curia Romana, ricevuti in Vaticano per la presentazione degli auguri natalizi. “All’approssimarsi del Natale si fa più intenso l’invito della Liturgia: Descendit de caelis Salvator mundi. Gaudeamus!” ha proseguito il Papa. “E’ un invito al gaudio dello spirito, di cui la Liturgia spiega il perché: ‘E’ disceso dal cielo il Salvatore del mondo’. A Betlemme, in una povera grotta, è nato il Messia atteso e invocato dai profeti: il Figlio di Dio è divenuto uno di noi. Maria continua ad offrirlo agli uomini di ogni epoca e di ogni cultura: Egli è nato, infatti, per la salvezza di tutti”. Il Pontefice ha inoltre sottolineato come “la solenne commemorazione dell’Enciclica ‘Pacem in terris’ del Beato Giovanni XXIII, nel quarantesimo di promulgazione, ci ha fatto rivivere l’ottimismo, permeato di speranza cristiana, di quel grande Pontefice in momenti non meno difficili dei nostri. La pace resta possibile anche oggi e, se possibile, essa è doverosa. Ho voluto ripeterlo nel Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Pace (…) Il Bambino di Betlemme, che ci prepariamo ad accogliere nel mistero del Natale, rechi nel mondo il dono prezioso della sua pace”.

Il testo integrale del discorso di Giovanni Paolo II (auguri alla Curia per il Natale 2004)