La Chiesa cattolica e quella ortodossa “marciano sempre più verso la piena comunione”, anche se le circostanze storiche del secondo millennio” sembravano aver “minato” l’obiettivo fondamentale del dialogo ecumenico: quello di far sì che “l’unica Chiesa di Cristo possa respirare più agevolmente con i suoi due polmoni”. E’ quanto scrive il Papa, nel messaggio inviato oggi al patriarca ecumenico, Bartolomeo I, per la festa di Sant’Andrea. Citando il recente 25°anniversario di pontificato, il Santo Padre scrive: “Ho ripercorso di nuovo col pensiero i numerosi avvenimenti che hanno segnato il mio impegno a far sì che l’unica Chiesa di Cristo possa respirare più agevolmente con i suoi due polmoni; affinché le Chiese d’Occidente e d’Oriente, che lungo un millennio hanno saputo crescere insieme e ed articolare le loro grandi tradizioni vitali, marcino sempre più verso la piena comunione che le circostanze storiche del secondo millennio avevano minato”. Ricordando, poi, lo “storico” incontro tra Paolo VI e Atenagora di cui presto si celebrerà il 40° anniversario – Giovanni Paolo II cita i “numerosi gesti che hanno messo in rilievo il nostro desiderio di comunione”. “Durante tutti questi anni è la convinzione del Papa i nostri legami hanno manifestato lo spirito di famiglia che ci unisce e che, malgrado le difficoltà, ci fa progredire verso lo scopo fissato da Cristo e che i nostri predecessori si sono impegnato a tracciare con vigore”. D parte sua, ha concluso il Pontefice, “la Chiesa di Roma manterrà la scelta irreversibile del Concilio Vaticano II”.Sir
