Un invito a promuovere nella società e nel mondo della cultura “il rispetto della dignità dell’uomo, del migrante e del rifugiato”. A lanciarlo è Giovanni Paolo II incontrando questa mattina in Vaticano i partecipanti al V Congresso mondiale promosso dal Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. L’incontro si sta svolgendo in questi giorni a Roma sul tema: “Ripartire da Cristo: per una rinnovata pastorale dei migranti e dei rifugiati”. Promuovere “il benessere degli uomini e delle donne che per vari motivi non vivono nella loro patria d’origine – ha detto oggi il Santo Padre – rappresenta un vasto campo per la nuova evangelizzazione alla quale è chiamata la Chiesa intera”. Il Papa ha annunciato che su questo argomento il Pontificio Consiglio per i migranti sta preparando una Istruzione nella quale si delineano i nuovi bisogni spirituali e pastorali dei migranti e dei rifugiati e “si presenta il fenomeno della migrazione come un modo per favorire il dialogo, la pace e la proclamazione del Vangelo”. A questo proposito, Giovanni Paolo II ha invitato la Chiesa a riservare una “speciale attenzione” per i risvolti “ecumenici” e “interreligiosi” della migrazione, e “un particolare riguardo ai seguaci dell’Islam”. Il Papa ha colto questa occasione anche per lanciare un appello agli Stati affinché aderiscano alla Convenzione per la protezione dei diritti dei migranti e delle loro famiglie. “Allo stesso modo – ha detto il Papa chiedo agli Stati di rispettare i trattati internazionali relativi ai rifugiati. Questa protezione della persona umana deve essere garantita in ogni società civile e incoraggiata da tutti i cristiani”. Sir