“Informazione incondizionata, aiuto alle vittime e provvedimenti adeguati nei confronti dei colpevoli”: queste le misure individuate dal card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente dei vescovi austraici, nei casi di abusi sessuali nella chiesa. Venerdì 7 novembre, in occasione di un incontro dell’ufficio del difensore civico istituito dall’arcidiocesi di Vienna per le vittime di abusi, il presidente della conferenza episcopale austriaca ha diffuso una “Dichiarazione sulle questioni procedurali relative all’abuso sessuale nella Chiesa”. “Ogni accusa o indizio di abuso va preso sul serio”, ha dichiarato Schönborn, “non solo nell’interesse della vittima ma anche di chi si ritiene accusato ingiustamente. Sono necessari attenzione e coraggio per cooperare alla scoperta degli abusi e alla prevenzione di ulteriori rischi”. Nella dichiarazione si rinnova la richiesta di perdono alle vittime di abuso nella Chiesa, anche qualora “i responsabili della Chiesa abbiano fatto poco o niente nei confronti dei casi di abuso venuti alla luce”. Un’ampia informazione su parroci e comunità ecclesiastiche, una “particolare cura” nella selezione dei collaboratori, una “maggior attenzione” verso la maturità personale e sessuale nel processo di formazione sono alcuni tra i provvedimenti individuati per la prevenzione degli abusi sessuali”. Sir