Vita Chiesa

TERRA SANTA, CETOLONI E GIOVANNETTI SCRIVONO A TUTTI I VESCOVI ITALIANI PER GEMELLAGGI

Nell’ultima assemblea della Conferenza episcopale italiana fu fatta la proposta di aiutare le comunità cristiane di Terra Santa attraverso forme di gemellaggio fra diocesi italiane e parrocchie locali. Tutta l’assemblea dimostrò un grande senso di partecipazione e affidò a due vescovi toscani, in questo senso da sempre in prima linea, Luciano Giovannetti di Fiesole e Rodolfo Cetoloni di Montepulciano-Chiusi-Pienza, l’incarico di seguire la questione prendendo gli opportuni contatti.I due vescovi, in collegamento con la Cei e con il Nunzio apostolico a Gerusalemme, Pietro Sambi, hanno mandato la proposta ai vari Ordinari cattolici di Terra Santa perché presentassero alcune delle parrocchie più bisognose.

«Abbiamo ricevuto, in questi mesi, un buon numero di nominativi – scrivono Giovannetti e Cetoloni in un lettera indirizzata a tutti i vescovi italiani –. Sono parrocchie poste sia in Israele che nei Territori palestinesi. Potremmo classificarle in tre categorie: piccole (fino a 500 cattolici presenti), medie (da 500 a 2000 cattolici presenti), grandi (oltre 2000 cattolici presenti). Qualche Ordinario ci ha proposto invece specifici progetti (case, scuole…)».

A questo punto, i due vescovi invitano i confratelli ad «aderire fattivamente al progetto», che «ha creato molta speranza nelle nostre comunità sorelle e che – dicono Giovannetti e Cetoloni – non possiamo deludere». Anche perché «la situazione, che sembrava incamminarsi per una road map verso tempi migliori, non è granché migliorata e persiste lo stillicidio di famiglie cristiane costrette a lasciare il paese».

Per rendere l’operazione più rapida, a tutti i vescovi è stata inviata un’apposita scheda di adesione nella quale indicare la grandezza della parrocchia con cui si intende fare il gemellaggio o il tipo di progetti particolari, che in sostanza sono tre e vanno sotto il nome di «scolastico educativo», «lavoro» e «assistenza». Nel primo caso si tratta di dare un sostegno alle scuole cattoliche di Terra Santa, «che operano mirabilmente con numerose, grandi realtà educative» e «sono aperte a palestinesi cristiani e musulmani che fanno esperienza vera di convivenza e collaborazione». Il secondo progetto riguarda l’acquisto di prodotti degli artigiani di Betlemme, che ormai da tre anni hanno praticamente interrotto l’attività per l’assenza quasi totale di pellegrini. Il terzo progetto riguarda infine gli aiuti finanziari per sostenere le famiglie povere, gli ospedali, gli orfanotrofi e gli istituti per anziani.

Le schede vanno inviate agli Uffici pastorali diocesani di Fiesole (via Castelguinelli, 23 – 50063 Figline Valdarno – Firenze, oppure via e-mail all’indirizzo di posta elettronica fiesoleup@libero.it), mentre informazioni possono essere richieste agli stessi Uffici (055-9154156), oppure a Carla Gonfiotti (055-8335771) o a don Antonio Canestri (0578-820107).

È possibile consultare anche i siti web www.diocesidifiesole.it e www.amicidibetlemme.org.«Tutti là siamo nati», ricordano infine Giovannetti e Cetoloni, che così hanno voluto intitolare queste iniziative di solidarietà per i cristiani di Terra Santa.