Vita Chiesa

PRATO IN FESTA PER I 350 ANNI DELLA DIOCESI

Quattro processioni, sette vescovi, gli auguri del Papa, la straordinaria Ostensione del S. Cingolo mariano e, per finire, uno spettacolare gioco di fuochi d’artificio hanno fatto del 350° della Diocesi di Prato una vera festa di popolo. Ben diecimila persone, lunedì 22 settembre, hanno stretto in un ideale abbraccio la basilica cattedrale di S. Stefano per i tre secoli e mezzo dell’istituzione ufficiale della Chiesa locale.

Anche il Papa Giovanni Paolo II ha voluto essere presente alla commemorazione con una speciale lettera di auguri rivolta ai pratesi. «Ben volentieri – ha scritto il S. Padre nel messaggio letto dal Vescovo Gastone Simoni all’inizio della celebrazione – mi unisco alla gioia di tutti gli abitanti di codesta Terra, augurando loro di proseguire ad edificare, con fiducia e laboriosità, una società sempre più solidale, sulla base delle antiche tradizioni spirituali che ne costituiscono il patrimonio più prezioso». Ricordando le parole pronunciate durante la sua visita alla città toscana nel 1986 – «a Prato città e tempio crebbero insieme» – il S. Padre ha sottolineato «la stretta sintonia lungo i secoli, a beneficio dell’intera cittadinanza» con cui hanno camminato la comunità ecclesiale e quella civile, che ora festeggiano il duplice anniversario dell’istituzione della Diocesi e del conseguimento del titolo di città.

Prima di impartire la sua benedizione, il Pontefice rivolge ai pratesi l’augurio più sentito: «Il cammino giubilare, che si concluderà il 26 dicembre 2004, possa essere per tutti un tempo di conversione, di rinvigorimento della fede, di rilancio apostolico e di rinnovata comunione ecclesiale. Sia, questo anniversario, un’occasione provvidenziale per meglio comprendere che la vocazione alla santità è estesa a tutti e va proposta con coraggio e pazienza anche alle nuove generazioni».

Nel Duomo gremito di fedeli, un lungo applauso ha saluto le parole del Papa. Il programma della festa si era aperto con quattro processioni provenienti dai quattro punti cardinali della città: segno di una Chiesa in cammino ma anche evidente richiamo storico ai festeggiamenti che si tennero con processioni e fuochi 350 anni fa. Ad attendere i fedeli erano i sette vescovi della Metropolia fiorentina. L’Arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli, che presedeva la celebrazione, ha nel suo discorso espresso l’auspicio che «La memoria del passato diventi responsabilità per il presente e responsabilità per il futuro».

L’attore pratese Roberto Visconti aveva dato lettura di alcuni passi della Bolla di Innocenzo X, istitutiva della Diocesi. La celebrazione si è conclusa con il rito tutto pratese dell’Ostensione del S. Cingolo mariano, previsto in via straordinaria essendo al di fuori delle cinque «Mostre» canoniche di ogni anno.

Un suggestivo spettacolo pirotecnico ha chiuso davvero in bellezza la serata. Fuochi, effetti luminosi, botti, girandole e cascate hanno avvolto il Duomo in una coreografia inedita e affascinate che ha entusiasmato la folla.Gianni Rossi

IL PAPA SCRIVE SCRIVE AI PRATESI PER LA FESTA DEL 350° DELLA DIOCESI