Vita Chiesa

PAPA IN SLOVACCHIA: NO AD UN’EUROPA FONDATA SOLO SU VANTAGGI ECONOMICI

L’Europa non può accontentarsi “unicamente della ricerca di vantaggi economici”, ma deve costruire il suo “futuro” sulle “solide basi” del rispetto della vita umana, della famiglia e del “bene comune”, partendo dalla “ricca tradizione cristiana”. Lo ha detto oggi il Papa, che nel primo discorso pronunciato durante il suo 102° viaggio apostolico, il terzo in Slovacchia, ha fatto subito cenno al prossimo ingresso del Paese nell’Unione europea. “Il vostro Paese – ha detto – entrerà a pieno titolo a far parte della comunità dei popoli europei. Alla costruzione dell’identità della nuova Europa portate il contributo della vostra ricca tradizione cristiana. Non ci si accontenti unicamente della ricerca di vantaggi economici. Una grande ricchezza, infatti, può creare anche una grande povertà”. Poi le indicazioni più “politiche” del discorso papale: “Solo edificando, pur con sacrificio e nelle difficoltà, una società che rispetti la vita umana in tutte le sue espressioni, che promuova la famiglia come luogo dell’amore reciproco e della crescita della persona, che ricerchi il bene comune e sia attenta alle esigenze dei più deboli, si avrà la garanzia di un futuro fondato su solide basi e ricco di bene per tutti”. All’inizio del discorso pronunciato all’aeroporto di Bratislava, Giovanni Paolo II ha salutato “tutti gli uomini e le donne che vivono, lavorano, soffrono e sperano in questa Terra slovacca”, la cui “storia civile e religiosa è stata scritta anche con il contributo di eroici e dinamici testimoni del Vangelo”, a cominciare da Cirillo e Metodio fino ai due nuovi beati di domenica prossima. Quella slovacca è dunque una “storia di fedeltà a Cristo e alla Chiesa”, ha commentato il Pontefice, che nel finale del suo discorso ha abbracciato “tutti i figli della Slovacchia, insieme ai rappresentanti delle minoranze nazionali e di altre religioni”. Sir