«Il viaggio in Mongolia non è nei disegni del Signore». Così Giovanni Paolo II scrive in un messaggio, diffuso oggi dalla Sala Stampa, al card. Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, in visita fino al 31 agosto in Mongolia, dove domenica 31 agosto consacrerà, nella capitale Ulan Bator, la prima cattedrale cattolica dedicata agli Apostoli Pietro e Paolo e presiederà l’ordinazione episcopale del Prefetto Apostolico. “Si consolida così scrive il Papa a Sepe – l’edificio spirituale costituito dal piccolo gregge’ di una giovane Chiesa missionaria che cresce fiduciosa, sorretta dalla forza rinnovatrice dello Spirito Santo”. “Sarebbe stato mio vivo desiderio essere presente di persona a così suggestive e storiche celebrazioni liturgiche prosegue il messaggio -. Non essendo ciò nei disegni del Signore, affido a Lei il compito di recare il mio paterno ed affettuoso saluto al nuovo vescovo di quella eletta porzione del Popolo di Dio, agli altri Vescovi, ai sacerdoti, le religiose, gli altri operatori pastorali, i collaboratori delle varie attività caritative e di promozione umana. Estendo con viva cordialità il mio pensiero ai membri della comunità cattolica, battezzati, catecumeni e “simpatizzanti”, specialmente ai bambini, ai ragazzi e alla gioventù, futuro e speranza della Chiesa e della società di quel nobile Paese”. “Le chiedo poi conclude – di presentare il mio deferente saluto alle Autorità e al Popolo mongolo, sempre presente al mio cuore, come pure ai rappresentanti delle varie religioni con le quali la Chiesa cattolica intende proseguire una utile cooperazione al servizio del bene comune”. Sir