Vita Chiesa

AMBIENTE: IL PAPA A BARTOLOMEO I, L’IRRESPONSABILITÀ ECOLOGICA È UN PROBLEMA MORALE

“L’irreponsabilità ecologica è alla radice un problema morale – fondato su un errore antropologico – che sorge quando l’uomo dimentuica che la sua capacità di trasformare ilmondo deve sempre rispettare ildisegno divino della creazione”. E’ quanto scrive il Papa,in un messaggio – scritto il 27 maggio ma diffuso oggi dalla sala stampa vaticana – inviato al patriarca ecumenico Bartolomeo I, in occasione del V Simposio sull’ambiente, che si è svolto in navigazione lungo il Mar Baltico sul tema “Il Mare Baltico, un’eredità comune, una responsabilità condivisa”, ad un anno dalla “Dichiarazione comune sulla salvaguardia del creato” firmata da Giovanni Paolo II e da Bartolomeo I. Il Papa, nel messaggio, sottolinea “la crescente presa di coscienza tra gli individui, le nazioni e l’intera comunità internazionale, della necessità di rispettare l’ambiente e le risorse naturali che Dio ha dato all’umanità”, nonostante la “crisi ecologica” attuale, le cui “radici” profonde vanno ricercate nel fatto che “le relazioni e i rapporti tra gli individui o le comunità e l’ambiente non possono mai essere distaccati dalla relazione con Dio”. Di qui l’appello del Pontefice ai leader “religiosi, politici e civili”, oltre che agli “esperti della comunità scientifica”, affinché tengano presente che “gli effetti dell’irresponsabilità ecologica spesso trascendono i confini delle singole nazioni”, e che le “soluzioni” a tale problema comportano “atti di solidarietà che trascendano le divisioni politiche o gli angusti interessi industriali di parte”. “I cristiani – scrive il Santo Padre citando la “Dichiarazione” – devono essere semprepronti ad assumersi all’unisono la propria responsabilità all’interno del disegno divino della creazione, una responsabilità che conduce al vasto campo della cooperazione ecumenica ed interreligiosa”. Per il Papa, infatti, la “soluzione alle sfide ecologiche” non richede soltanto “proposte tecnologiche”, ma “un interiore conversione del cuore che porta al rifiuto dei modelli insostenibili di consumismo e produzione” e si traduce in “un comportamento etico che rispetti i principi della solidarietà universale, della giustizia sociale e della responsabilità”. Sir