“Una brutta figura in campo internazionale”. Con queste parole il portavoce della Conferenza episcopale ceca, Daniel Herman, stigmatizza la decisione del Parlamento ceco di non ratificare l’accordo tra la Repubblica Ceca e la Santa Sede stipulato nel luglio 2002 e in attesa di ratifica. “Una decisione che mostra tutto il disaccordo tra il Governo socialdemocratico che aveva redatto il documento ed una scarsa cultura politica che provoca l’isolamento del Paese nel contesto dei Paesi dell’ex blocco orientale che sono riusciti tutti a risolvere il rapporto Stato-Chiesa” afferma il portavoce. “Secondo le informazioni provenienti dal Parlamento aggiunge – appare evidente che in questa decisione abbia pesato una grossa dose di ignoranza, soprattutto per quel che riguarda il diritto canonico ed il carattere internazionale della Chiesa cattolica e di pregiudizi sempre vivi ancora dal tempo del regime comunista”. “Finora conclude – abbiamo vissuto senza un accordo e possiamo farne a meno anche nel futuro. Importante sarà anche la risposta della Santa Sede”.Nell’accordo veniva stabilito tra l’altro “il riconoscimento reciproco della personalità giuridica internazionale, il rispetto della libertà religiosa, il diritto della Chiesa di esercitare liberamente la sua missione apostolica, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole e negli istituti prescolastici e scolastici, l’impegno a collaborare nella salvaguardia e nella manutenzione culturale della Repubblica Ceca e la soluzione delle questioni riguardanti i beni patrimoniali della Chiesa cattolica”.Sir