Vita Chiesa

SANTUARIO PADRE PIO, PARLA IL NUNZIO: «TEMPESTA IN UN BICCHIER D’ACQUA»

“Una tempesta in un bicchier d’acqua”: così il nunzio apostolico in Italia, mons. Paolo Romeo, ha commentato stamani le polemiche seguite alla nomina dell’arcivescovo di Manfredonia, mons. Domenico D’Ambrosio, a delegato della Santa Sede per le opere di padre Pio, e alle quali aveva replicato ieri il direttore della Sala stampa vaticana, Joaquìn Navarro-Valls. A margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “La mia seconda patria”, promossa dal ministero degli Affari esteri e dagli Istituti di cultura italiana in occasione del XXV anniversario di pontificato di Giovanni Paolo II, mons. Romeo, rispondendo alle domande dei giornalisti ha precisato che “la Santa Sede non ‘espropria’ nulla e non esautora le persone, ha la massima fiducia nei suoi quadri” ma è “preoccupata di far sì che la visita ai luoghi di padre Pio sia un richiamo alla santità e alla sua spiritualità”. “Il pellegrinaggio – ha proseguito il nunzio – è un canale privilegiato per il risveglio religioso di tante persone e la Chiesa non può rimanere indifferente di fronte al flusso di milioni di pellegrini che vanno da padre Pio”. Di qui la sollecitudine del Papa per la “cura pastorale del pellegrinaggio” ha ribadito mons. Romeo, rendendo noto che sono in corso “contatti ad altissimo livello per stabilire le modalità con cui mons. D’Ambrosio dovrà esercitare il mandato ricevuto. “Il dialogo è aperto – ha dichiarato Romeo -; lo stesso Santo Padre nella bolla” di nomina “ha detto: ‘Poi le indicherò come esercitare questo mandato”‘. Quanto agli aspetti commerciali, ha precisato ancora, la Santa Sede non entra nel merito; se esistono delle preoccupazioni al riguardo, “devono intervenire le autorità competenti, i padri cappuccini”. “Non si è detto nulla nuovo o di straordinario – ha concluso il nunzio -; è stato semmai sottolineato che l’attività pastorale deve essere sempre coordinata dal vescovo e posta sotto la sua giurisdizione, come del resto stabilito dal diritto canonico” Sir