Il tam-tam del meeting del 1° maggio a Loppiano che compie 30 anni ha chiamato a raccolta oltre 6000 giovani da varie regioni d’Italia, dall’Europa e una rappresentanza dei 5 continenti. Nella mattinata Pino Quartana (Movimento Umanità Nuova), Joan Back (teologa ed ecumenista del Centro Uno) e Shahrzad Husmand (teologa musulmana) hanno presentato, l’impegno concreto per la fraternità in ambiti diversi: in campo sociale, nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso. Al termine una domanda comune: Chi è Maria per voi?. Dall’esperienza di ciascuno, la risposta unanime: Maria è il modello di unità per ogni uomo del terzo millennio.Sono fatti di pace quelli raccontati da giovani provenienti dal Libano, Burundi, USA e Iraq, tutti uniti da uno stesso DNA, da un’unica legge: Vogliamo essere afferma Claudine, burundese di 19 anni, sempre in prima linea per gettare ponti di unità nel nostro paese e fra tutti i popoli.Un richiamo forte alla pace tra i numerosi popoli ancora in conflitto è stato il Time Out: in contemporanea con le migliaia di persone che da anni in tutto il mondo si fermano ogni giorno per un minuto di preghiera: diverse le lingue nelle quali si è pregato e diverse le appartenenze religiose. Dopo pranzo, vari gli appuntamenti nella cittadella: concerti, mostre fotografiche, forum di approfondimento. E alle 16 il programma è ripreso nel teatro all’aperto: con un’adesione unanime e immediata i 6000 hanno firmato il loro impegno a costruire la pace: in ogni momento, in ogni situazione. Lo hanno fatto inviando un messaggio al Papa a sostegno della sua azione di pace e concordia che sta portando avanti in quest’ora cruciale della storia dell’umanità: Vogliamo anzitutto dirle grazie si legge nel messaggio a Giovanni Paolo II – per la sua opera instancabile per la pace in tutto il mondo ( ) Oggi più che mai, singolarmente e tutti insieme, vogliamo assicurarLe il nostro impegno ad essere fermento di autentica pace, costruttori di unità; essere come Maria ponti fra cielo e terra.
