Vita Chiesa

TERRA SANTA: P.BATTISTELLI, «OGNI VESCOVO VENGA IN PELLEGRINAGGIO CON LA PROPRIA DIOCESI»

“Ogni vescovo porti in pellegrinaggio la propria diocesi in Terra Santa”. E’ la proposta congiunta del Custode di Terra Santa, padre Giovanni Battistelli e del Nunzio apostolico in Israele mons. Pietro Sambi lanciata alla delegazione dei vescovi italiani in visita in questi giorni ai Luoghi Santi. Lo scopo è quello di mostrare una vicinanza concreta ai cristiani di Terra Santa le cui condizioni di vita sono ormai allo stremo. A confermarlo è Zacharia Zacharia, cristiano, padre di sette figli e presidente della Associazione betlemita degli artigiani: “Non vediamo un futuro roseo – spiega mostrando interi scaffali pieni di statuette e presepi di olivo -. Prima dello scoppio dell’Intifada avevo 25 operai nella mia azienda di lavorazone del legno. Oggi, a causa dell’assenza di pellegrini, ne ho solo due. Il lavoro è calato paurosamente. Cerchiamo di commerciare i nostri prodotti all’estero ma senza grosso successo. Abbiamo avuto dei contatti anche con la Confartigianato e la Coop”. Ancora più chiaro è il greco ortodosso Saliba Sous, dell’Unione dei commercianti. “Prima dell’Intifada – dice – avevamo un giro totale di affari di circa 150 milioni di dollari all’anno. Ora tutto è chiuso, ristoranti, alberghi, fabbriche e botteghe sono fermi. Gli uomini per sfamare le loro famiglie sono costretti a lavori saltuari”. “Non riesco a pagare nemmeno le bollette della luce – afferma George Baboul, commerciante cristiano con un negozio in pieno centro di Betlemme -. Negli ultimi cinque mesi ho incassato poco più di 30 dollari” dice mostrando le vetrine tutte impolverate e piene di souvenir. “Il Governo israeliano afferma che venire a Betlemme è pericoloso ma non è vero e quello palestinese non fa nulla per noi. Stanno definitivamente strozzando l’economia di questa terra che da lavoro anche ai musulmani”. Secondo alcune stime l’85% per cento della popolazione betlemita è occupata nel turismo, ma oggi la disoccupazione si aggira intorno al 50%. “La scelta di emigrare sembra obbligata per molti, in particolare cristiani, – conclude Baboul – ed io stesso sto pensando ad andare in Spagna e Grecia per trovare la possibilità di nuovi contatti ed affari”.Sir