Vita Chiesa

KENYA, STANNO BENE I DUE MISSIONARI ITALIANI FERITI

Sono stati operati durante la notte e adesso stanno bene i due missionari italiani caduti domenica in un’imboscata tesa dai guerrieri Toposa in Kenya a ridosso del confine col Sudan. Lo riferiscono alla MISNA fonti religiose, le quali hanno precisato che non si sono registrate complicazioni durante gli interventi che sono durati circa 3 ore l’uno. Padre Elia Ciapetti, comboniano, (originario della provincia di Brescia) e Alessandro Codato, volontario laico (originario della provincia di Varese), si trovano ancora sotto osservazione al ‘Nairobi Hospital’ nella capitale keniana, ma i medici hanno fatto sapere che le loro condizioni sono molto buone. Ieri i due missionari sono rimasti coinvolti in una rapina trasformatasi in tragedia. I due italiani avevano lasciato la missione di Narus (Sud Sudan) a bordo della loro automobile diretti verso la base delle Nazioni Unite di Lokichokio (Nord del Kenya), quando 3 pastori Toposa hanno intimato l’alt al veicolo. Dopo aver sottratto ai passeggeri tutti i loro averi, i pastori hanno aperto il fuoco contro il mezzo. Le pallottole hanno ferito padre Ciapetti ad una mano e Alessandro Codato ad una gamba. È morto, invece, un giovane ribelle dell’Esercito di liberazione popolare del Sudan (Spla), che era con loro in macchina. A differenza di quanto emerso in un primo momento, l’incidente è avvenuto in territorio keniano, poco oltre il confine col Sudan. La strada che collega Narus con Lokichokio è un’arteria viaria tra le più pericolose dove si succedono frequentemente imboscate ed assalti. La zona è interessata da scontri tra guerrieri Toposa e Turkana per il controllo del bestiame. “Quando gli armati non trovano capi di bestiame da razziare dirigono la loro attenzione sui mezzi che attraversano quell’area”, ci spiega un missionario da Nairobi. Misna