Vita Chiesa
NEW AGE, DOCUMENTO VATICANO CONTRO IL NUOVO GNOSTICISMO
Un nuovo “gnosticismo” il cui “fascino” sfida la Chiesa, chiamata a mettere in guardia attraverso dal “narcisismo spirituale” attraverso “una presentazione buona e profonda del messaggio cristiano”. E’, in sintesi, il ritratto del “New age”, così come emerge dal documento “Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul New Age'”, elaborato dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e presentato oggi alla stampa.
Il testo pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana (84 pagine divise in nove capitoli) vuole essere si legge nella presentazione ”un invito a comprendere questa corrente cultura e a impegnarsi in un dialogo autentico con quanti sono influenzati dal suo pensiero”, ma anche un “documento guida” che illustri a quanti sono impegnati nella pastorale “i punti nei quali questa spiritualità contrasta con la fede cattolica”. No, quindi, a qualsiasi “confusione” tra New Age e cristianesimo, sì invece ad “informazioni affidabili sulle differenze fra cristianesimo e New Age“. Anche per contrastare si legge nel documento – il successo di una forma di spiritualità diffusa in tutto il mondo soprattutto grazie ad Internet, che “esercita un’influenza enorme, soprattutto fra i giovani, confondendo anche molti seguaci di Cristo che non sono sicuri di che cosa si tratti”. In un mondo in cui “molte persone oscillano fra certezza e incertezza, in particolare per la loro identità”, e dove “le persone guardano dentro di sé alla ricerca di senso e di forza”, rivolgendosi “anche a istituzioni alternative, nella speranza che possano soddisfare i loro bisogni più profondi” è l’analisi dei due dicasteri pontifici il New Age risulta “attraente soprattutto perché molto di quanto offre soddisfa aspirazioni, spesso non soddisfatte dalle istituzioni ufficiali”.
“Una celebrazione della sacralità del sé”: questo, in definitiva, l’obiettivo di New Age, che “condivide molti dei valori propugnati dalla cultura imprenditoriale e dal Vangelo della prosperità’ e anche della cultura consumistica, la cui influenza si manifesta nel numero sempre più alto di persone che ritengono possibile mischiare cristianesimo e New Age, prendendo da ognuno quanto ritengono sia il meglio di entrambi”. Il “fascino” del New Age – si legge nel documento “non si può sottovalutare” e “lancia una sfida alla Chiesa”, visto che le persone che vi aderiscono spesso “sentono che la religione cristiana non offre loro ciò di cui hanno veramente bisogno”.
Ciò che, però, secondo i due dicasteri pontifici “crea problema” sono “le risposte alternative del New Age alle questioni esistenziali”: “Se la Chiesa non vuole essere accusata di essere sorda ai desideri delle persone si afferma nel testo vaticano i suoi membri devono fare due cose: radicarsi ancor più saldamente nei fondamenti della propria fede e ascoltare il grido, spesso silenzioso, che si leva dal cuore delle persone e che, se non viene ascoltato dalla Chiesa, le porta altrove”. “Una specie di narcisismo spirituale”: questa un’altra definizione del New Age che viene data nel documento, in cui si insiste molto sugli elementi di tale movimento che sono “perfettamente in sintonia con i modelli di consumo di società nelle quali il divertimento e lo svago hanno tanta importanza”. Secondo la nota vaticana, infatti, il New Age “si è ben adattato alle leggi del mercato e la sua diffusione si deve in parte proprio alla sua attraente offerta economica”; “in alcune culture”, è anche “l’etichetta per un prodotto creato dall’applicazione di regole di marketing a un fenomeno religioso”, qualificandosi dunque come “un modo per approfittare economicamente dei bisogni spirituali delle persone”.