Vita Chiesa

VATICANO: APERTO L’ANNO GIUDIZIARIO, ALLARME PER I PROCESSI TROPPO LUNGHI

Uno Stato sostanzialmente “tranquillo”, ma dove la durata media dei processi penali è in linea con i tempi lunghi dei tribunali italiani, quindi “non ragionevole”. E’ il ritratto dello Stato della Città del Vaticano tracciato oggi da Nicola Picardi, promotore di giustizia, nel corso dell’inaugurazione del settantaquattresimo anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, che – per la prima volta – ha avuto un momento “pubblico”, dopo la Messa celebrata dal card. Angelo Sodano, segretario di Stato vaticano. Nel 2002, in Vaticano, ci sono stati 397 procedimenti civili e 608 penali. Unico “neo” di uno Stato tranquillo, ha reso noto Picardi, i “tempi medi” del penale, che “sostanzialmente corrispondono a quelle registrati presso i tribunali e le procure italiane” (310 la durata media delle cause in tribunale e 200 giorni per le istruttorie sommarie), “tempi considerati non ragionevoli”. Anche se, quindi, “il tribunale vaticano è un corpo sano e vigoroso” che, nei suoi 73 anni di esistenza, ha saputo garantire “l’amministrazione indipendente della giustizia nello Stato della Città del Vaticano”, l’aumento dei tempi di definizione delle cause che ha investito i procedimenti penali – è l’allarme di Picardi – “potrebbe coinvolgere, in tempi brevi, anche la giustizia civile”. Di qui la necessità, ha concluso il promotore di giustizia, di far fronte a tali “sintomi allarmanti” ed “evitare rischi di involuzione”, adottando “misure idonee a garantire che il sistema giudiziario vaticano possa continuare ad amministrare la giustizia con la dovuta tempestività”, come “l’ampliamento delle sfere di competenze del giudice unico, sia in penale che in civile”. Furti, appropriazioni indebite, truffe e oltraggi a pubblici ufficiali: questi i reati commessi, durante l’anno appena trascorso, nello Stato della Città del Vaticano, in cui abitano 455 persone, tra residenti e cittadini. Sir