Vita Chiesa
ALLARGAMENTO UE, DOCUMENTO EPISCPATI EUROPEI (COMECE)
“Speranza, fiducia e solidarietà” sono queste le tre raccomandazioni che la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) rivolge ai responsabili politici e a tutti i cittadini presenti e futuri dell’Unione Europea davanti alla “sfida imminente” costituita dall’ingresso nell’Unione europea (Ue) di dieci nuovi membri, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Slovenia, Cipro, Malta, Polonia, Slovacchia e che verrà confermato al Summit di Copenaghen del 12 e 13 dicembre prossimi.
Perché l’adesione si riveli un successo, si legge ancora nel testo, è necessaria “la solidarietà tra tutti. Il processo di sviluppo economico e di riforma politica non è ancora stato raggiunto. Gli Stati membri dovranno mettere in opera delle riforme, in particolare quella agricola comune e condividere gli aiuti strutturali che ricevono con i nuovi membri”. A questi ultimi, i vescovi ricordano che “i vantaggi dell’adesione possono rivelarsi non subito” e li invitano a “riconoscere e rispettare la solidarietà dimostrata dagli attuali Stati membri anche se gli effetti non sono ancora quantificabili”. Nel loro documento, inoltre, i vescovi richiamano il dovere dell’Europa verso lo sviluppo mondiale: “quando aderiranno all’Ue, i nuovi Stati faranno parte del più grande fornitore di aiuto umanitario e di cooperazione del mondo. Chiediamo, perciò all’Ue di destinare, come promesso, lo 0,7% del Pil come aiuto ufficiale allo sviluppo dei Paesi poveri”. Nel testo non manca, poi, un richiamo affinché “l’adesione di nuovi Stati non dia luogo a divisioni in Europa. La Bulgaria e la Romania si stanno preparando all’ingresso attraverso molti sforzi, la Turchia è già riconosciuta come Paese candidato. Speriamo che presto mettano in pratica le riforme per rispondere a pieno ai criteri fissati dal Consiglio d’Europa nel 1993”.