Vita Chiesa
11 SETTEMBRE: IL PAPA, NO ALLA GUERRA, SÌ A NUOVE INIZIATIVE POLITICHE
“Il terrorismo è e sarà sempre una manifestazione di disumana ferocia, che, proprio perché tale, non potrà mai risolvere i conflitti tra esseri umani”. Lo ha ribadito con forza il Papa, che ha dedicato l’udienza di oggi alla commemorazione delle vittime dell’11 settembre, a un anno esatto dalla tragedia delle Torri Gemelle di New York.
Oltre ad una netta condanna di ogni forma di terrorismo, quella del Papa è stata anche una condanna della guerra. “La sopraffazione, la violenza armata, la guerra ha detto, infatti, il Pontefice sono scelte che seminano e generano solo odio e morte. Soltanto la ragione e l’amore sono mezzi validi per superare e risolvere le contese tra le persone e i popoli”.
Oltre a “ricordare queste vittime del terrorismo e raccomandarle alla misericordia di Dio”, per Giovanni Paolo II occorre anche “interpellare le coscienze di chi ha pianificato e fatto eseguire un disegno così barbaro e crudele”. Di qui l’appello del Papa ad “uno sforzo concorde e risoluto per avviare nuove iniziative politiche ed economiche capaci di risolvere le scandalose situazioni di ingiustizia e di oppressione, che continuano ad affliggere tanti membri della famiglia umana, creando condizioni favorevoli all’esplosione incontrollabile del desiderio di vendetta”.
Giovanni Paolo II, in particolare, ha auspicato “una cultura globale della solidarietà, che ridia ai giovani la speranza nel futuro”. “Quando i diritti fondamentali sono violati ha precisato è facile cadere preda delle tentazioni dell’odio e della violenza”, mentre “solo dalla verità e dalla giustizia possono scaturire la libertà e la pace. Su questi valori è possibile costruire una vita degna dell’uomo. Fuori di essi c’è solamente rovina e distruzione”.