Ricevendo questa mattina a Castelgandolfo il nuovo ambasciatore greco presso la Santa Sede, Christos Botzios, Giovanni Paolo II ha rilanciato la proposta di “una tregua duratura di tutte le violenze” in occasione dei giochi olimpici in programma ad Atene nel 2004. “Mi auguro ha detto il Papa che in un mondo turbato e qualche volta incerto, questo evento sportivo sia una manifestazione gioiosa dell’appartenenza di tutti alla medesima comunità umana, fraterna e solidale”.L’ambasciatore greco, rivolgendosi al Papa ha sottolineato che “merita grande attenzione” la “dichiarazione comune sottoscritta da Sua Santità e da Sua Beatitudine l’arcivescovo di Atene Christodoulos, con la quale le due chiese dichiarano la volontà di collaborare strettamente sui temi di interesse comune ed esprimono la speranza che in occasione dei giochi olimpici del 2004 tutte le guerre e tutte le forme di violenza cessino, come accadeva nell’antica Grecia”.“Merita anche notare ha aggiunto l’ambasciatore Botzios che le due Chiese hanno unito la propria voce a favore dell’integrazione europea, sottolineando come le radici cristiane dell’Europa vadano preservate”. A questo riguardo il Papa, nel suo indirizzo di saluto, ha ricordato come la Grecia sia un “Paese fortemente legato alla fede cristiana” ed è consapevole di quanto tale “eredità religiosa sia viva nel cuore dell’Europa”. Giovanni Paolo II ha rinnovato il suo rammarico e la sua “preoccupazione” per il fatto che “le comunità dei credenti non siano esplicitamente menzionate tra coloro che dovranno contribuire alla riflessione sulla Convenzione istituita dal vertice di Laeken in vista di una possibile Costituzione europea”. Perciò il Pontefice rivolgendosi all’ambasciatore greco ha aggiunto: “Sono certo che il vostro Paese possa giocare un ruolo importante presso le istanze comunitarie affinché sia riconosciuta ed espressa in maniera felice la dimensione religiosa”.Sir