“Un evento di notevole portata ecclesiale”, al servizio dei vescovi e dei parroci, ma anche dei fedeli che “desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana” o degli adulti che si preparano al battesimo. Così il Pontificio Consiglio per i Laici, in un comunicato diffuso oggi dalla sala stampa vaticana, definisce la consegna del decreto di approvazione dello statuto del Cammino Neocatecumenale, che avrà luogo venerdì prossimo, 28 giugno (ore 11, Aula magna del Pontificio Consiglio per i Laici), alla presenza di Kiko Arguello, responsabile internazionale del Cammino, sorto in Spagna nel 1964 e ormai diffuso in più di cento Paesi del mondo. “Nel solco del rinnovamento suscitato dal Concilio Vaticano II – si legge nella nota -, il Cammino si pone al servizio dei vescovi diocesani e dei parroci come una modalità di riscoperta del sacramento del battesimo e di educazione permanente alla fede, proposta ai fedeli che desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana, percorrendo questo itinerario di catechesi e di conversione”. Ma il Cammino Neocatecumenale è anche “uno strumento per l’iniziazione cristiana degli adulti che si preparano a ricevere il battesimo”, ricorda il Pontificio Consiglio per i Laici ripercorrendo le tappe che hanno portato alla stesura dello statuto, iniziata nel 1997 e portata avanti dagli “iniziatori e collaboratori” del Cammino, insieme con il citato dicastero pontificio e con gli altri dicasteri della Curia romana “direttamente interessati alla questione”. “La normativa che viene ora approvata – e che si è avvalsa anche, si informa nella nota, di “numerosi contatti” con presuli e Conferenze episcopali di tutto il mondo – ha l’obiettivo di regolamentare la prassi del Cammino Neocatecumenale e il suo armonico inserimento nel tessuto ecclesiale, offrendo anche un aiuto a tutti i Pastori della Chiesa nel loro paterno e vigile accompagnamento delle comunità neocatecumenali”. Sir