Giovanni Paolo II compirà un viaggio apostolico in Azerbaigian e Bulgaria, dal 22 al 26 maggio prossimo: lo ha confermato oggi il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, smentendo così le voci, circolate in questi giorni, su una presunta impossibilità del Papa a viaggiare, a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. Intanto, nella consueta udienza del mercoledì, Giovanni Paolo II è sembrato riferirsi – sia pure indirettamente – alla drammatica situazione della Terra Santa, che il Papa “segue costantemente” con “interventi personali” e attraverso “le opportune iniziative diplomatiche” dei suoi rappresentanti in Medio Oriente, come aveva assicurato ieri ai giornalisti lo stesso portavoce vaticano. “Il regno di Dio è sorgente di pace e di serenità, e cancella l’impero delle tenebre”, ha detto il Papa ai fedeli. Quello che liturgicamente sta vivendo la Chiesa in questi giorni, ha aggiunto commentando il Salmo 96, “è il trionfo di Cristo sul male e sulla morte”: con la morte e resurrezione di Gesù, infatti, “viene definitivamente instaurato il regno di giustizia e di amore voluto da Dio”. L’annuncio del regno di Dio, ha osservato il Pontefice, “non è solo il riconoscimento della dipendenza dell’essere creato nei confronti del Creatore”: è anche “la convinzione che all’interno della storia sono inseriti un progetto, un disegno”, e che l’ingresso di Dio nella storia, agli occhi dei giusti, “elimina la menzogna e la falsa religiosità, fonti di miseria morale e di schiavitù”. Sir