Vita Chiesa
Il rosario illustrato dai bambini del Meyer
di Stefano Liccioli
Un libretto sul Rosario illustrato con i disegni dei bambini degenti presso l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Un’opera davvero originale che sarà presentata ufficialmente sabato 13 ottobre alle ore 10 proprio alla Hall Serra del suddetto ospedale.
Oltre agli autori dei disegni, interverranno il direttore generale dell’azienda ospedaliero – universitaria Meyer Tommaso Langiano, il presidente nazionale Unitalsi Salvatore Pagliuca, il vice assistente nazionale don Danilo Priori (che ha curato la realizzazione del libretto), il cappellano del Meyer padre Guglielmo Papucci ed il presidente dell’Unitalsi Toscana Roberto Torelli.
Proprio a Torelli abbiamo chiesto come sia nata questa collaborazione con l’ospedale pediatrico fiorentino: «L’Unitalsi Toscana – ci dice – da sempre impegnata nell’organizzazione di pellegrinaggi e nell’assistenza degli ammalati presso le loro abitazioni, ha da circa due anni avviato una bella collaborazione con i volontari della cappellania del Meyer guidati da padre Guglielmo Papucci».
Durante lo svolgimento di questo servizio, che consiste soprattutto in visite ai piccoli degenti ed ai loro familiari presso i vari reparti del nosocomio per portare loro una parola di vicinanza e di conforto in una dimensione di vera fede e condivisione, sono state proposte anche delle belle iniziative. Ad esempio il «Libro Bianco» che viene compilato dai piccoli pazienti e dai loro genitori con le preghiere, le invocazioni, i disegni, i pensieri che vogliono presentare a Maria e che proprio durante il Pellegrinaggio dei Bambini viene offerto alla Grotta di Lourdes. Ma uno dei progetti che ha coinvolto molte sottosezioni toscane dell’Unitalsi ed ha annoverato tante adesioni è stata la raccolta dei disegni dei bambini sul tema del Rosario: «Nei mesi da gennaio ad aprile – continua Roberto Torelli – i volontari hanno consegnato ai bambini delle brevi tracce sui vari Misteri del Rosario ed hanno poi raccolto questi “piccoli capolavori” frutto della loro interpretazione e loro fantasia. I disegni sono stati poi utilizzati per illustrare un libretto che è stato realizzato dalla Presidenza Nazionale Unitalsi quale sussidio per i pellegrini di tutta Italia che si sono recati a Lourdes quest’anno. Il tema pastorale del 2012 era appunto “Pregare il Rosario con Bernadette”. A tutti i bambini che hanno offerto il loro prezioso contributo è stato consegnato un attestato di partecipazione al progetto».
La Fondazione Meyer ha voluto poi dare il meritato risalto a tutti questi lavori anche con una mostra dei disegni che si terrà durante il mese di ottobre.
Il pellegrinaggio a Lourdes sui passi di Maria Cristina Ogier
Sui passi di Maria Cristina Ogier. Cinquanta anni dopo». Il pellegrinaggio a Lourdes dell’Unitalsi della Toscana, che si è svolto dal 10 al 16 settembre, quest’anno ha voluto fare memoria della prima volta che la Ogier si recò all’importante santuario francese. Correva infatti il 1962 quando la piccola Maria Cristina, che all’epoca aveva sette anni, visitò Lourdes. Ella era già malata di quel tumore che a diciotto anni l’avrebbe uccisa, senza impedirle però, anche come dama dell’Unitalsi, «d’intrecciare sofferenza e amore, mettendo al primo posto del suo quotidiano l’amore per il Signore e per i fratelli – ci dice Nikla Salsetta, responsabile dell’Ufficio divulgativo dell’Istituto Ogier -. Ella ci ha lasciato un esempio di vita fresco e profondo, valido anche per la formazione dei nostri giovani».
Anche Leonardo Gestri, presidente della sottosezione fiorentina dell’Unitalsi, che ha avuto la felice intuizione di dedicare il pellegrinaggio regionale alla figura della Ogier, ne sottolinea la giovane età ed il suo valore per le nuove generazioni: «Ancora oggi abbiamo giovani meravigliosi, nonostante a volte si sia troppo pessimisti a loro riguardo. Penso a quelli che nel pellegrinaggio a Lourdes di Giugno hanno fatto servizio al refettorio. Non si sono risparmiati per aiutare i disabili giorno e notte, sono riusciti ad organizzare una festa in piazza cantando, ballando e coinvolgendo le persone in carrozzina. Alla fine hanno salutato e abbracciato con tenerezza il responsabile del refettorio, Franco Pucci, ex presidente regionale, un “ragazzo” ottantenne che ha donato loro con generosità tutta la sua esperienza».
Gestri ci concede anche una riflessione generale: «Mi ha fatto molto piacere il fatto che, nonostante la grave crisi economica che stiamo vivendo, le persone che hanno partecipato ai nostri pellegrinaggi siano aumentate: vedo questo come un’inversione di tendenza, un ritorno alla spiritualità, un aspetto positivo di questo difficile momento». Ed inoltre: «I nostri viaggi – aggiunge – sono caratterizzati dall’attenzione particolare verso i fratelli e le sorelle disabili a cui cerchiamo di dare il calore e le attenzioni della famiglia».
Il ricordo di Maria Cristina è stato posto durante la Messa nella basilica San Pio X all’interno del santuario celebrata da Mons. Franco Agostinelli, Vescovo di Grosseto che ha partecipato al pellegrinaggio, insieme agli altri assistenti delle sottosezioni toscane. In totale sono state coinvolte 1.200 persone tra accompagnatori, malati e pellegrini. «L’appuntamento col pellegrinaggio di Settembre – ci dice Roberto Torelli, presidente regionale dell’Unitalsi – riunisce molte diocesi della Toscana e si contraddistingue per la sua universalità, coinvolgendo tutti al di là dell’età». In sintonia con il tema pastorale dell’anno proposto dal Santuario di Lourdes, «Pregare il rosario con Bernadette», il pellegrinaggio ha visto proprio il rosario l’assoluto protagonista, recitato in tanti modi diversi e coinvolgenti. Come sussidio per la preghiera sono stati utilizzati dei libretti in cui i Misteri erano stati illustrati con dei disegni realizzati dai bambini dell’Ospedale Pediatrico Meyer e raccolti dai volontari Unitalsi durante lo scorso inverno. Anche Torelli ha un pensiero per Maria Cristina Ogier: «La ragazza, tuttora rappresentata nello stendardo sezione Toscana, seppe interpretare il suo impegno in modo quotidiano anticipando in questo l’evoluzione dell’associazione che appunto oggi ha come motto “Unitalsi treni bianchi e non solo”, dove il “non solo” rappresenta tutte le occasioni di servizio che soltanto la fantasia della carità riesce a immaginare».
L’Istituto Ogier per sottolineare l’avvenimento ha realizzato delle magliette gialle con la scritta significativa, tratta dal diario di Maria Cristina, «Vivo sognando il Paradiso». Inoltre, ai partecipanti al pellegrinaggio è stato consegnato un libretto intitolato «Sui passi di Maria Cristina 50 anni dopo». Una pubblicazione semplice e snella impreziosita dai contributi di Pietro De Marco, docente di Sociologia della Religione all’Università di Firenze, del già citato Roberto Torelli e di Andrea Ceccarelli, presidente del Consiglio di Quartiere 3 di Firenze, a cui si deve la stampa del libretto.
È stato recentemente costituito un comitato, «Gli amici di Maria Cristina Ogier», a cui si può aderire tutti, senza costi e con il solo impegno di far conoscere e condividere i valori cristiani che hanno animato questa ragazza.