Toscana

Siena, il Drago vince il Palio “della rinascita”

Una vittoria al fotofinish – confermata dallo sventolio dalla finestra del Palazzo Pubblico della bandiera rosa antico e verde – con “Zio Frac” che affidato alle traiettorie del fantino plurivittorioso Giovanni Atzeni detto “Tittia” ha messo il muso avanti a “Viso d’Angelo”, cavallo della Torre. Un Palio insolito con tutti cavalli esordienti che ha visto correre sul tufo soltanto 6 contrade anziché le canoniche 10. Non sono mancate le polemiche prima della corsa in seguito all’espulsione di Istrice e Civetta per i lievi infortuni ai cavalli. “Non è stata una scelta semplice ma sofferta, pensata e documentata” ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi che ha sottolineato che si tratta di “piccoli infortuni che non pregiudicano la vita dei cavalli”.

Una decisione presa dall’amministrazione comunale dopo la consultazione della commissione veterinaria ma contestata dai contradaioli della civetta che hanno deciso di non effettuare le consuete sbandierate nel corso della Passeggiata Storica. Fuori anche Leocorno per un lieve infortunio del cavallo al canape e Bruco per la caduta del fantino Stefano Piras detto “Scangeo” in seguito ad una mossa falsa. Ritorna, dunque, alla vittoria Tittia vincitore del Palio di agosto 2019, l’ultimo corso prima della pandemia, con la Selva. Vittorioso anche a luglio con il giubbetto della Giraffa. Spazio adesso alla gioia con i festeggiamenti nella chiesa di Provenzano dove il drappellone issato è stato seguito dal rullo dei tamburi e le bandiere che omaggiano Maria. Il cencio dipinto da Emma Sergeant è stato issato all’interno della Collegiata che ha accolto il popolo del drago per il Te Deum prima di andare nella chiesa del Drago.

Siena continua ad essere la civitas Virginis. Alla Vergine si sono rivolti i senesi in questi anni difficili come fecero nel 1352, al tempo della terribile peste. A Maria sono dedicati i due Palii e per Lei è stata edificata la cappella di Piazza del Campo dove questa mattina è ritornato il l’arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino Augusto Paolo Lojudice con i contradaioli, i fantini, i capitani, i priori e tutti i correttori per la “messa del fantino”.

A Maria il Cardinale ha affidato “tutti i nostri desideri, tutto ciò che abbiamo nel profondo del cuore”. In Provenzano il popolo delle contrade dimostra tutto l’amore e la devozione di una città intera verso la sua Festa, i suoi rioni, la sua Madonna. In centinaia cantano il Maria Mater Gratiae, il canto che cinge tutti come il “fazzoletto” sulle spalle.

Esplode la festa che durerà fino a notte fonda, da domani l’attesa sarà per il Palio dell’Assunta, il 16 agosto.