Toscana
Ucraina, da Grosseto partito il secondo tir di aiuti: è diretto nella città di Novovolyns’k
E’ il secondo tir da 15 tonnellate che parte, nell’arco di una settimana dal capoluogo maremmano, grazie allo straordinario cuore della gente, che continua a donare quanto c’è bisogno per sostenere la tragedia umanitaria che sta colpendo l’Ucraina dopo due settimane di guerra.
Il tir è stato caricato nella serata di giovedì. Alle 20 il mezzo è arrivato nella parrocchia Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Cittadella, dove i volontari hanno provveduto ad un primo carico. Da lì, il mezzo ha raggiunto la parrocchia dell’Addolorata, nel quartiere Gorarella, dove altri volontari hanno completato il carico. Si è trattato, complessivamente, di un lavoro che ha richiesto circa tre ore.
La catena di solidarietà non si ferma. Già domani (sabato) dovrebbe essere caricato un terzo tir, stavolta diretto nella città di Khmelnytskyj. Il vescovo della Chiesa greco-cattolica di quella zona ha, infatti, chiesto aiuto a don Vitaliy Perih, sacerdote con cui è in rapporto di fraterna amicizia da tanti anni avendo studiato insieme sia in Seminario che successivamente a Roma. “Lì non hanno più nulla – dice don Vitaliy – la situazione è disperata e hanno chiesto aiuto”. La speranza è di riuscire ad arrivare col tir, perchè la città è a circa 400 chilometri da Kyev, quindi i rischi sono molti.
Anche nella serata di giovedì è stata una catena di persone che si sono messe a disposizione in entrambe le parrocchie, che ormai da giorni fungono da centri diocesani di raccolta. Insieme a loro cittadini ucraini che vivono qui.
“Non so come dire grazie ai maremmani, al vescovo Giovanni, ai miei confratelli sacerdoti per la solidarietà concreta che si sta manifestando in questo momento – dice don Vitaliy – In Ucraina non c’è solo la tragedia della guerra, siamo ormai alla crisi umanitaria perchè la gente non ha più nulla e ogni aiuto è, dunque, importantissimo”.
Le spese di viaggio dei due tir, quello partito oggi e quello che arriverà sabato, sono state coperte dall’associazione diocesana Missione san Lorenzo e dalla comunità parrocchiale di Castiglione della Pescaia.