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Yemen: Unicef, «ancora bombe sulle scuole, ieri a Sana’a uccisi 14 bambini e feriti altri 16». Dall’inizio dell’anno sono 400

«Ancora bombe sulle Yemen: ieri un'esplosione ha danneggiato due scuole a Sana'a uccidendo 14 bambini e ferendone altri 16. Hanno tutti meno di 9 anni»: a parlare è Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia.

«I feriti, che in questo momento stanno lottando tra la vita e la morte, sono ora nell’ospedale di Sana’a. Una delle bambine colpite è morta poche ore fa, a seguito delle ferite riportate. I colleghi Unicef sul campo hanno raccontato che l’attacco è avvenuto verso mezzogiorno: gli studenti erano in classe quando una forte esplosione ha frantumato le finestre e scatenato una raffica di vetri e schegge nelle aule». «È difficile immaginare il terrore che hanno vissuto quei bambini – continua Iacomini – e anche il senso di colpa che stanno vivendo i genitori delle vittime per aver fatto quello che ogni genitore aspira a fare: mandare i figli a scuola».

«Le scuole dovrebbero essere un posto sicuro, ovunque esse siano, ma in Yemen una scuola su 5 non può essere utilizzata a causa dei conflitti – prosegue -. Alcune sono state colpite da attacchi indiscriminati, altre vengono direttamente usate come basi militari. Come è possibile pensare ad un futuro per i bambini yemeniti se neppure la scuola e gli ospedali sono un posto sicuro?».

Dall’inizio del 2019 sono stati uccisi e gravemente feriti più di 400 bambini, senza alcun rispetto per scuole, ospedali, campi sfollati e, in generale, le vite dei civili. L’Unicef sta fornendo supporto con interventi salvavita, sostegno psicosociale e assistenza alle famiglie. «Ma altri bambini continueranno a morire se questa guerra non si fermerà al più presto», conclude Iacomini.