Mondo

Siria: Bruxelles, conferenza internazionale. Mogherini, «rischiamo di entrare in una zona no guerra, no pace»

La crisi siriana approda per la terza volta a Bruxelles, dove si tengono due giorni di conferenza internazionale, organizzata da Unione europea e Nazioni Unite. La conferenza si conclude oggi. «Rischiamo di entrare in una zona no guerra, no pace», che non costituisce una base solida, perché i siriani si sentano a casa nel loro Paese e perché il Paese esca dalla crisi», dichiara Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza.

«Per costruire la pace e fermare la guerra ci vuole un processo politico, guidato dall’Onu». reservare la dignità dei rifugiati siriani e aiutarli nella ricostruzione del Paese, dopo otto anni di guerra: è quanto chiedono Unione europea e Nazioni Unite. «L’attuale situazione in Siria è complicatissima», dichiara a Euronews Khales Erksoussi, segretario generale della Mezzaluna rossa siriana. «Dev’essere risolta, così come la situazione nel campo profughi di Al Hol, dove ci sono 72mila persone e altre ne stanno arrivando. E poi c’è il problema dei foreing fighters. È necessaria una soluzione umanitaria per tutte quelle persone». Durante l’ultima conferenza, tenutasi nell’aprile 2018, 35 Paesi e l’Ue misero sul piatto 3,5 miliardi di euro, investiti poi nel corso dell’anno in attività umanitarie, sviluppo e stabilizzazione nella regione.