Europa

Europa: Comitato Settimane sociali, “ritrovi le ragioni della propria unità”

Il Comitato auspica “un più deciso impegno di tutta l’Europa per la condivisione di scelte e risorse a difesa della pace, della giustizia tra i popoli, della cura dei più poveri e della salvaguardia del creato”

Il Comitato scientifico e organizzatore per le Settimane sociali esprime la propria preoccupazione “per il deterioramento che nelle ultime settimane si registra sul piano delle relazioni economiche e politiche internazionali” e auspica “un più deciso impegno di tutta l’Europa per la condivisione di scelte e risorse a difesa della pace, della giustizia tra i popoli, della cura dei più poveri e della salvaguardia del creato”.

“Durante la Settimana sociale di Trieste, Papa Francesco e il presidente Mattarella ci hanno richiamato all’importanza di prenderci cura della democrazia coltivando il rispetto reciproco, l’ascolto e la capacità di mediazione e depurando il linguaggio dalle scorie della violenza e della prevaricazione”, si legge in una nota, in cui si osserva che “il linguaggio con cui, nelle ultime settimane, vengono affrontate le principali questioni politiche internazionali e le modalità con cui grandi potenze mondiali ritengono di porre fine ai conflitti in corso rischiano di indebolire il necessario senso di rispetto per la autodeterminazione, per la dignità e per l’autonomia dei popoli”.

“Rafforzare l’impegno per la ricostruzione di un sistema di relazioni internazionali basato su istituzioni multilaterali rappresentative di tutti i popoli e capaci di promuovere il dialogo e la soluzione pacifica dei conflitti, investendo sullo sviluppo, l’educazione e la sostenibilità”, la proposta del Comitato, secondo cui “di fronte a questi scenari occorre che l’Europa ritrovi le ragioni della propria unità, accelerando i processi di cooperazione politica, economica e di sicurezza comune per rafforzare in tempi rapidi la propria capacità di parlare con una voce sola e offrire risposte eticamente orientate alle grandi sfide del nostro tempo”.