Vita Chiesa
Cei: urgente una presenza dei cristiani nella vita politica
I vescovi italiani annunciano uno studio sugli abusi sui minori compiuti dal clero in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti e l'Università di Bologna

Nel Consiglio permanente della Cei che si è concluso oggi, i vescovi italiani “si sono soffermati sull’urgenza di una rinnovata presenza dei cristiani nella vita politica del Paese e dell’Europa, mostrando apprezzamento per i tentativi di gruppi e singoli che, specialmente a partire dalla Settimana Sociale di Trieste, hanno ripreso vigore”. È quanto si legge nel comunicato finale, diffuso oggi. Secondo i Vescovi, “è fondamentale creare e rivitalizzare i luoghi di formazione socio-politica, aiutando a promuovere il dialogo senza cedere alle polarizzazioni e alle contrapposizioni sterili”.
Nel comunicato trova ampio spazio anche il tema del carcere: “l’indice di sovraffollamento e il numero preoccupante di suicidi chiedono di assicurare condizioni dignitose a quanti vengono privati della libertà, offrire percorsi adeguati perché la detenzione sia un’occasione di rieducazione e redenzione, prevedere misure alternative che, oltre a prevenire la reiterazione di un reato, salvaguardino l’umanità e favoriscano il reinserimento nella società”.
Forte anche l’appello per la pace, che riprende le parole del Papa: “Sia gli israeliani che i palestinesi hanno bisogno di chiari segni di speranza: auspico che le autorità politiche di entrambi, con l’aiuto della Comunità internazionale, possano raggiungere la giusta soluzione per i due Stati”. È stato condiviso anche l’invito del Card. Zuppi a ripetere, anche quest’anno, l’esperienza di accoglienza dei bambini ucraini nelle Diocesi italiane per il periodo estivo.
Sul piano ecclesiale, prosegue il cammino sinodale delle Chiese italiane, verso l’Assemblea sinodale nazionale in programma a Roma dal 31 marzo al 3 aprile prossimi da cui dovranno uscire orientamenti e determinazioni su tre direttrici: il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita; la corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità.
I Vescovi, si legge ancora, “hanno rinnovato l’impegno a compiere ogni passo perché la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili porti alla promozione di ambienti sicuri. In questa prospettiva, sensibili e vicini al dolore delle vittime di ogni forma d’abuso, hanno ribadito la loro disponibilità all’ascolto, al dialogo e alla ricerca della verità e della giustizia”. Il comunicato annuncia anche “uno studio pilota sugli abusi commessi da chierici in Italia, segnalati e trattati dagli Ordinari diocesani nel periodo 2001-2021”. Rispetto a quest’ultimo, “nei mesi scorsi si è svolta una fase di sperimentazione con la partecipazione di un campione di Diocesi che ha permesso di testare e perfezionare lo strumento di ricerca. Lo studio, che avrà carattere scientifico, verrà svolto da due enti di riconosciuta indipendenza e terzietà: l’Istituto degli Innocenti di Firenze e il Centro per la vittimologia e la sicurezza-Alma Mater-Bologna”.
Approvato infine il documento sugli insegnanti di religione, che verrà poi votato nella prossima Assemblea Cei. I temi toccati sono l’attualità dell’insegnamento della religione cattolica, il profilo e l’impegno educativo dell’insegnante di religione, il ruolo della comunità ecclesiale.
Il Consiglio permanente ha effettuato alcune nomine, che riguardano anche la Toscana: il vescovo di Catanzaro Claudio Maniago (originario di Firenze) entra nella Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi; il prete della diocesi di Fiesole don Luca Albizzi è nominato assistente ecclesiastico nazionale del Movimento Rinascita Cristiana