Giubileo 2025
“Te Deum” a Pisa, l’arcivescovo: “Grazie a Dio, una Chiesa locale viva e feconda”
Mons. Giovanni Paolo Benotto nell' omelia ha ringraziato il Signore per i segni di speranza che arrivano dalla Chiesa diocesana

Il canto del “Te Deum” ha chiuso l’ultima celebrazione dell’anno in Cattedrale a Pisa. L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto , nella sua omelia ha ringraziato il Signore per i segni di speranza che arrivano da una Chiesa diocesana “ricca di fecondità e di azione apostolica, di attenzione ai più deboli e poveri” e “capace di camminare <insieme sulle vie della sinodalità indicate dal Papa”.
Citando, come best practices, “l’armonizzazione dei percorsi di catechesi per l’iniziazione cristiana che in questi ultimi anni ci ha condotti alla redazione del Progetto catechistico diocesano, così come era stato richiesto alcuni anni or sono dalla Conferenza episcopale italiana. Un progetto che si è concretato nella realizzazione di guide per i catechisti, diari per i genitori e sussidi per bambini e ragazzi”.
E poi l’esercizio della carità, che passa anche e soprattutto da “percorsi educativi e di formazione alla prossimità”: “Mandare avanti nella carità il servizio ai poveri, fidandosi sostanzialmente della Provvidenza divina, esige spirito di fede, generosità a tutta prova e grande costanza per essere sempre pronti a gestire i Centri di ascolto, gli empori della solidarietà, le mense dei poveri, le docce per chi non ha casa e un tetto che lo protegga, l’attenzione alla povertà delle famiglie numerose che spesso porta all’abbandono scolastico, la fatica determinata dalla precarietà del lavoro e tutte le altre povertà che sempre vengono affrontate nel segno della gratuità e dell’amore cristiano”.
L’anno dedicato a San Ranieri – ha ricordato l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto “ebbe come opera segno di carità la Cittadella/Emporio della solidarietà al Cep; il giubileo della Misericordia ebbe come opera segno la Casa Misericordia Tua a Sant’Andrea a Calci per il reinserimento dei detenuti nella vita sociale; il Giubileo della Speranza avrà come opera segno la Mensa dei poveri nell’ex palestra dei Cappuccini a San Giusto per la quale andranno anche tutte le offerte che verranno raccolte in cattedrale nelle varie celebrazioni giubilari”.
Ancora: la cura dei giovani, di cui si occupa in particolare la Pastorale giovanile e vocazionale: gli eventi straordinari (come la Gmg di Lisbona che ha ottenuto un sussulto di partecipazione), ma anche il percorso formativo ordinario, che non fa notizia eppure è così prezioso.
Ultimi riferimenti alle unità pastorali e ai fedeli laici, uomini e donne, che si stanno preparando a ricevere i ministeri istituiti del lettorato, dell’accolitato e del catechista.
Alla celebrazione, animata dalla cappella musicale del duomo diretta dal maestro Riccardo Donati , hanno partecipato anche il presidente dell’amministrazione provinciale e sindaco di Vecchiano Massimiliano Angori , il primo cittadino di Pisa Michele Conti e l’assessore Gabriella Porcaro .