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Ucraina, attacco su Kiev, bombardata chiesa di San Nicola

L'invasione russa ha causato danni, fuoco, macerie e una persona è rimasta uccisa

Kiev (foto rkc.org.ua)

“Hanno bombardato su tutta la città. C’erano incendi e colonne di fumo dappertutto. Purtroppo, un missile ha danneggiato anche la chiesa di San Nicola, famosa in tutto il mondo alla quale gli ucraini sono molto legati”. È un messaggio vocale del vescovo ausiliare di Kiev mons. Oleksandr Yazlovetskiy a dare la notizia al Sir, mostrando le foto dei danni, del fuoco e delle macerie che l’attacco russo su Kiev di ieri, ha lasciato in città. Una persona è rimasta uccisa. Si sono udite forti esplosioni dopo che erano risuonati gli allarmi tutta la notte. Situata nel centro della città, a seguito dell’impatto di un missile, le finestre e i rosoni della facciata della chiesa si sono rotti e l’intonaco all’interno è stato danneggiato. Il Business Center “Toronto”, situato di fronte alla chiesa, ha subito invece danni devastanti.

Il parroco p. Pavlo Vyshkovsky, dei Missionari oblati di Maria Immacolata, racconta: “Durante il bombardamento, il vetro delle finestre è volato via. La chiesa è rimasta in piedi, ma all’interno sono presenti danni. Adesso aspettiamo l’arrivo della commissione del ministero per valutare i danni. Bisognerà decidere come agire ulteriormente, perché la Chiesa era già in pessime condizioni”.

Immediate le risposte di solidarietà e vicinanza alla comunità parrocchiale. Il primo a reagire è stato il nunzio apostolico, mons. Visvaldas Kulbokas, esprimendo il suo sostegno. Anche l’ambasciatore polacco Piotr Lukasiewicz, che è arrivato per primo in chiesa, si è interessato della situazione. Sul posto si sono recati il vescovo ordinario di Kyiv-Zhytomyr Vitaly Kryvytsky, rappresentanti dell’ambasciata svedese, l’incaricato temporaneo della Repubblica dell’Iraq in Ucraina e un rappresentante dell’Unesco. Il parroco ha detto che durante l’incontro con la commissione del Ministero della Cultura si è potuto concordare che la parrocchia si impegnerà ad eliminare con le proprie forze le conseguenze dell’attacco missilistico contro la chiesa, anche in vista delle vicine funzioni solenni in occasione del Natale. Domani mattina alle 8.30 i parrocchiani si sono dati già appuntamento in chiesa per eliminare al più presto le conseguenze del bombardamento.

La chiesa di San Nicola è un edificio di culto storicamente appartenente alla comunità cattolica locale. Fu costruita tra il 1899 e il 1909 in stile neogotico, dall’architetto ucraino Vladislav Gorodec’kyj e dall’architetto italiano Emilio Sala. Dal 1992 vi si tengono messe e altre celebrazioni liturgiche. Attualmente però l’edificio appartiene al Dipartimento comunale di cultura di Kiev. “Questo tragico evento richiama ancora una volta l’attenzione sullo stato critico del santuario”, dicono i vescovi, e soprattutto sul fatto che nonostante le numerose promesse del Ministero della Cultura la chiesa non sia ancora stata consegnata alla comunità parrocchiale. Un incendio avvenuto nel settembre 2021 ha peggiorato notevolmente le condizioni dell’edificio e, a causa della mancanza di lavori di riparazione, la situazione rimane irrisolta e peggiora ogni giorno. Sul sito della Conferenza episcopale ucraina, nel dare la notizia, si legge: “Vi invitiamo a pregare per la preservazione della Chiesa e per la pace in Ucraina”.