Toscana

Calenzano, in tanti alla manifestazione dopo la tragedia

Franchi (Cisl): "c'è un problema sicurezza che va prontamente affrontato sul nostro territorio"

In tanti hanno partecipato oggi alla manifestazione “Basta morti sul lavoro” a Calenzano (Firenze) organizzata da Cgil, Cisl e Uil in concomitanza con lo sciopero provinciale di quattro ore per la strage al deposito Eni di lunedì scorso.
Dal palco hanno parlato i rappresentanti dei lavoratori. Diverse centinaia i partecipanti, tremila la cifra comunicata dagli organizzatori. Tanti gli amministratori presenti, ma dal palco hanno parlato soltanto il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani e il presidente della Regione Eugenio Giani.

“La strage di Calenzano arriva a soli dieci mesi di distanza dall’Esselunga di via Mariti”. Così il segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi. “Non possiamo dire che è casualità: c’è un problema sicurezza che va prontamente affrontato sul nostro territorio, c’è un mancato investimento delle strutture all’interno dello stabilimento, c’è una mancata formazione, ci sono mancati controlli ispettivi. Ci sono tanti attori che hanno l’obbligo di rispondere al tema della sicurezza, anche il sindacato è uno di questi attori. Quando andiamo a lavorare dobbiamo farlo con la certezza che torniamo a casa. Esselunga e Eni sono due grandi aziende leader dei loro settori, qui si inserisce il meccanismo degli appalti e subappalti – ha aggiunto -. Quando la casa madre delega e appalta ad altri piccoli imprenditori la catena e la filiera del controllo può venire meno”.