Firenze

Esplosione a Calenzano: identificato uno dei morti. Mercoledì sciopero generale provinciale

Lo hanno indetto Cgil, Cisl e Uil. Mcl: continua la strage degli innocenti

esplosione deposito Eni

È stato identificato il corpo di una delle persone morte nell’esplosione di Calenzano. La vittima farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all’appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che erano alla guida di autocisterne. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni.

Basta morti sul lavoro: esplosione a Calenzano, Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze proclamano sciopero generale provinciale di 4 ore (fine turno) per mercoledì 11 dicembre con manifestazione (ore 14:30-16:30) in una area a Calenzano da definire.

Cgil, Cisl, e Uil di Firenze esprimono dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia per quello che è successo; siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti. Quello che è successo è inaccettabile, attendiamo il lavoro degli inquirenti per fare luce sulle modalità di quanto accaduto. Senza sicurezza non c’è lavoro, non c’è dignità, non c’è vita.

Anche la presidenza regionale del movimento cristiano lavoratori della Toscana esprime “Condoglianze, dolore e sdegno che sono ormai davvero espressioni di circostanza prive di valore anche se doverose. Di fronte ad una ennesima strage degli innocenti a Calenzano incalza una domanda: che Paese è questo dove si esce di casa per andare a lavorare e non si fa più rientro? O se va meglio si finisce in ospedale o si resta invalidi?”

“La Magistratura e i tecnici diranno, si spera in tempi un po’ più brevi di quelli che si stanno impiegando per la strage di via Mariti a Firenze quali sono le responsabilità – continua la noto di Mcl -. Ma come accade troppo spesso, si tratti della Magistratura, della Prevenzione delle Asl e di tutti gli altri enti incaricati della sicurezza nei luoghi di lavoro, più -per la loro parte Governo, Parlamento e Regione, si interviene quando già si contano morti e feriti”.