Papa Francesco

Papa: “si arrivi al Natale con il cessate il fuoco su tutti i fronti”

L’appello del Santo Padre oggi all’Angelus. “Oggi è un bel giorno per fare una buona confessione”

Papa all'angelus (Foto archivio Agensir)

“Continuiamo a pregare per la pace, nella martoriata Ucraina, in Medio Oriente, Palestina, Israele, Libano, adesso la Siria, in Myanmar e dovunque si soffre per la guerra per la violenza”. Lo ha chiesto il Papa ai fedeli, al termine dell’Angelus di oggi in piazza San Pietro. “Faccio appello ai governanti e alla comunità internazionale perché si possa arrivare alla festa del Natale con il cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra”, le parole di Francesco. Nella solennità dell’Immacolata, Francesco ha esortato inoltre a pregare per “la chiesa e il popolo del Nicaragua, che celebra la Purissima come madre e patrona e innalza a lei un grido di fede e di speranza. Che la madre celeste sia per loro di consolazione nelle difficoltà e nelle incertezze e apra i cuori di tutti affinché si cerchi sempre la via di un dialogo rispettoso ea costruttivo al fine di promuovere la pace, la fraternità e l’armonia nel Paese”.

“Nel nostro tempo, agitato da guerre e concentrato nello sforzo di possedere e dominare, io dove ripongo la mia speranza?”, ha poi chiesto il Papa ai fedeli. “Nella forza, nel denaro, negli amici potenti, oppure nella misericordia infinita di Dio?”, ha proseguito Francesco: “E di fronte a tanti  falsi modelli luccicanti che circolano nei media e in internet, dove cerco io la mia felicità? Dov’è il tesoro del mio cuore? Sta nel fatto che Dio mi ama gratuitamente, che il suo amore sempre mi precede, ed è pronto a perdonarmi quando ritorno pentito a lui, in quella speranza filiale nell’amore di Dio? Oppure mi illudo nel cercare di affermare a tutti i costi il mio io e la mia volontà?”. “Mentre si avvicina l’apertura della Porta Santa del Giubileo, apriamo le porte del cuore e della mente al Signore Gesù, nato da Maria Immacolata, e imploriamo l’intercessione della Madre perché egli possa venire ad abitare nella nostra vita”, l’invito di Francesco, che ha commentato così l’episodio evangelico dell’Annunciazione: “Come nella scena della creazione di Adamo dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina, dove il dito del Padre celeste sfiora quello dell’uomo; così anche qui, l’umano e il divino si incontrano, all’inizio della nostra Redenzione, nell’istante benedetto in cui la Vergine Maria pronuncia il suo ‘sì’. Una donna di un piccolo paese periferico viene chiamata per sempre al centro della storia: dalla sua risposta dipendono le sorti dell’umanità, che può tornare a sorridere e sperare, perché il suo destino è stato posto in buone mani”. “Se oggi troverete un po’ di tempo, cercate questa pagina del Vangelo di Luca: vi assicuro che vi farà bene, molto bene”, il consiglio a braccio sull’Annunciazione. E ancora: “oggi è un bel giorno per decidervi a fare una buona confessione. Il Signore perdona tutto: e così, dalla mano di Maria, saremo più felici”.