Chiesa Italiana

Assemblea sinodale, preghiera per le vittime di abusi

Il momento di preghiera conclude la seconda giornata di lavori

“La preghiera per le vittime degli abusi, questa sera, nell’ambito dell’Assemblea sinodale ha un significato importante e doveroso. Anzitutto, vogliamo saldare i debiti di ascolto verso coloro che sono stati feriti nella Chiesa”. Lo ha detto Chiara Griffini, presidente del Servizio nazionale per la Tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, parlando ai giornalisti durante l’Assemblea sinodale delle Chiese in Italia. “La preghiera di questa sera è un atto che si inserisce in questo solco. Stiamo in qualche modo assistendo alla vivacità della comunità ecclesiale riunita e non possiamo non vedere anche le macchie che alcuni hanno causato a questi fratelli”, ha aggiunto.
Griffini ha poi espresso l’impegno della Chiesa italiana perché “le comunità siano affidabili per tutti”. E ha sottolinato il coinvolgimento dei familiari delle vittime nella preparazione dei sussidi per le diocesi. Una scelta che “corrisponde a quanto inserito nelle linee guida della Chiesa italiana per la tutela dei minori che si aprono proprio con l’ascolto e il coinvolgimento”. “Non si può celebrare la Giornata di preghiera per vittime e sopravvissuti ad abusi e violenze lasciando che siano sempre gli altri a parlare – ha osservato -. Non si può classificare queste persone solo con questa etichetta, ma come persone capaci di generare con la loro esperienza anche conversioni. Il loro coinvolgimento attivo può proporre percorsi ecclesiali in futuro per mostrare come, al di là di ogni procedimento e condanna, che è la prima misura, c’è una sofferenza che va oltre e che chiede di essere accompagnata”.