Toscana
Censimento Istat, la Toscana invecchia. Popolazione in aumento a Prato, giù Massa Carrara
L’istituto nazionale di statistica ha diffuso i dati definitivi delle prime due rilevazioni del Censimento permanente della popolazione. La realizzazione del censimento, si spiega, ha comportato un radicale cambiamento di strategia rispetto alla rilevazione diretta che aveva caratterizzato i censimenti fino al 2011. Il nuovo censimento si basa, infatti, sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa trattati statisticamente.
ü In riferimento al 2011, i residenti diminuiscono in 6 province toscane su 10, in maniera più accentuata nella provincia di Massa-Carrara (-5,1 per mille in media annua). Tra le province in crescita demografica spicca Prato (+5,6 per mille in media annua), dove anche la densità abitativa nell’arco di otto anni sale in maniera rilevante (da 673 a 703 abitanti per km
Il comune più popoloso è Firenze con 367 mila abitanti, quello più piccolo è Capraia Isola, in provincia di Livorno, con 391 abitanti.
La struttura per genere della popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne: sono 1.908.237, il 51,7% del totale.
L’età media è di 46,8 anni contro i 45,2 dell’Italia. Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi simili a quelli nazionali. In particolare la popolazione da 25 a 44 anni vede diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011. Il comune più giovane è Bientina, in provincia di Pisa, con una età media di 42,9 anni; quello più vecchio è Zeri, in provincia di Massa-Carrara, dove l’età media è pari a 58,4 anni.
Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 2,7% in media ogni anno. I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le province, con punte più elevate a Prato (+4,6% in media annua), Grosseto (+3,2%) e Firenze (+3,1%); mentre la crescita è più modesta ad Arezzo (+0,8%) e Siena (+1,2%). L’età media degli stranieri è più bassa di 12,7 anni rispetto a quella degli italiani (35,5 anni contro 48,2 nel 2019). Tra gli stranieri, l’indice di dipendenza strutturale, ovvero la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni o con 65 anni e più) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni) è pari al 30,1%, mentre tra gli italiani è il 65,8%. Se ci si limita alla componente a carico in età 65 e più, i dati diventano, rispettivamente, 7,7% e 46,7%. Anche gli stranieri sono sottoposti a un processo di invecchiamento, con un aumento dell’incidenza della popolazione di oltre 50 anni, in particolare della classe di età da 50 a 69 anni. Nel 2019, oltre la metà (50,7%) degli stranieri residenti in Toscana proviene dall’Europa, il 16% è originario di un paese africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano, rispettivamente, il 26,7% e il 6,5% del totale. I cittadini romeni sono il 19,9% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità straniera più numerosa, seguiti da albanesi (14,6%) e cinesi (14,1%). Il rapporto di genere nella popolazione straniera è eterogeneo rispetto alle varie provenienze. L’incidenza della popolazione femminile prevale tra coloro che provengono dall’Asia occidentale (70,2%), dall’Unione Europea (63,7%) e dall’America del Nord (63,6%).
Nel 2019, il 34,8% della popolazione con 9 anni e più ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 17,4% la licenza elementare e il 29,2% la licenza di scuola media. Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 14,5%.
Rispetto al 2011, le persone analfabete diminuiscono di oltre 5 mila unità (-42,5%); le persone con la sola licenza elementare di oltre 178 mila unità (-23%). I residenti con un titolo universitario e superiore passano dall’11,8% al 14,5% (+97.653).
Tra la popolazione residente di 15 anni e più le forze di lavoro sono 1,7 milioni, 78 mila in più rispetto al 2011 (+4,6%). L’incremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla crescita delle persone in cerca di occupazione (+25,6%), soprattutto fra i maschi (+30,3%). Aumentano anche gli occupati (+2,8%), spinti dalla componente femminile (+4,2%).
Il tasso di attività è pari al 54,2%, circa 2 punti percentuali sopra il corrispondente valore dell’Italia; gli occupati rappresentano il 48,9% della popolazione di 15 anni e più contro il 45,6% della media nazionale. Sensibilmente più basso, invece, il tasso di disoccupazione (9,8% Toscana e 13,1% Italia).
Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 56,4%, quasi 15 punti percentuali più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari a 8,3% e a 11,5%, rispettivamente per uomini e donne.