Vita Chiesa

Giubileo: Fisichella, Papa aprirà Porta Santa alle 19 il 24 dicembre

Il 26 dicembre aprirà la Porta Santa nel carcere di Rebibbia

Monsignor Rino Fisichella

“Alle 19 del 24 dicembre, Papa Francesco presiederà la Santa Eucaristia in piazza San Pietro e a seguire procederà con il rito per l’apertura della Porta Santa”. Lo ha reso noto mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, durante la conferenza stampa di presentazione – in sala stampa vaticana – degli eventi culturali, concerti e mostre, in programma a Roma prima dell’apertura ufficiale del Giubileo. “Oltrepasserà per primo la soglia della Porta e inviterà a seguire il suo esempio a quanti giungeranno nel corso dell’Anno, per esprimere la gioia dell’incontro con Cristo Gesù, nostra speranza”, ha proseguito il vescovo, aggiungendo che l’annuncio dell’apertura della celebrazione sarà dato da un breve Concerto di campane a opera della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli”. “Le campane sono il suono più caro al popolo e in questo caso diventano l’espressione dell’annuncio gioioso di un evento atteso da tempo e finalmente giunto”, ha commentato Fisichella.

“Papa Francesco per primo intende farsi pellegrino di speranza e, in questo modo, come ha scritto nella Bolla, il 26 dicembre, Festa di Santo Stefano, sarà nel carcere romano di Rebibbia per aprire anche in quel luogo, simbolo di tutte le carceri sparse per il mondo, la Porta Santa, segno tangibile dell’annuncio di speranza”. Lo ha annunciato mons. Rino-Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi culturali, concerti e mostre, in programma a Roma prima dell’apertura ufficiale del Giubileo. Fisichella ha ricordato la proposta fatta dal Papa nella “Spes non confundit” ai governi, affinché “nell’Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi”. “A partire da questo orizzonte, nelle scorse settimane, l’11 settembre, abbiamo firmato un’Intesa con il ministro di Giustizia della Repubblica italiana, Carlo Nordio, e il Commissario governativo, Roberto Gualtieri, per rendere effettive, durante l’Anno giubilare, forme di reinserimento per diversi detenuti attraverso il loro impiego in attività di impegno sociale”, ha reso noto il presule.