Italia

Mattarella: “Morti lavoro sono offesa per la coscienza collettiva”

Oggi la Giornata nazionale. Messaggio del Capo dello Stato in occasione della presentazione della Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia che verrà presentata domani mattina

Oggi, domenica 13 ottobre, ricorre la Giornata nazionale dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro.

“Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva. Svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società non può e non deve implicare rischi per l’integrità degli individui”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione della presentazione della Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia che verrà presentata domani mattina alla Camera dei deputati.

“La sicurezza nel lavoro – ha ammonito il Capo dello Stato – è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli. Non sarà mai sufficiente l’impegno a questo scopo delle Istituzioni e delle parti sociali”. “La Relazione della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia – ha sottolineato Mattarella – potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi. Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all’odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro”.

Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra afferma che “Oggi, nella Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, ricordiamo che la vita e la salute sono innegoziabili. Ogni caduto, ogni malato, rappresenta una ferita che doveva essere evitata. Chiediamo con forza un Patto Nazionale su salute e sicurezza, un impegno condiviso tra governo, imprese e sindacati per garantire che ogni lavoratore torni a casa sano e salvo. Sempre. È il momento di investire in prevenzione, formazione e controlli più stringenti. Basta parole, basta cordoglio: servono azioni concrete”.