Vescovi Toscani

Mons. Gastone Simoni e il rapporto tra fede e politica

Due anni fa, il 28 agosto 2022, è morto monsignor Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato. Giuseppe Sangiorgi e Angelo Passaleva, del Collegamento Sociale Cristiano – Supplemento d’anima, hanno scritto in questa occasione una lettera per ricordarlo

Mons. Gastone Simoni

Due anni fa, il 28 agosto 2022, è morto monsignor Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato. Giuseppe Sangiorgi e Angelo Passaleva, del Collegamento Sociale Cristiano – Supplemento d’anima, hanno scritto in questa occasione una lettera per ricordarlo. Ecco il testo integrale.

In questi giorni si rinnova in tutti noi il dolore per la scomparsa di monsignor Gastone Simoni. Il 28 agosto è una data triste nei nostri cuori, illuminata però dalla fede cristiana nella nuova vita alla quale siamo chiamati. Con questo stato d’animo, di  nostalgia e insieme di fiducia, ricordiamo don Gastone.

Mercoledì prossimo la sua memoria sarà onorata in tante Messe che verranno celebrate. Come collegamento sociale Cristiano – Amici di supplemento d’anima lo faremo più avanti, come già lo scorso anno, quando ciascuno di noi avrà fatto ritorno dai giorni di riposo che tradizionalmente coincidono con il mese di agosto.

Penso che la prima riflessione che don Gastone ci sollecita a compiere riguarda la Settimana Sociale che si è svolta nel luglio scorso a Trieste. Un po’ perché ogni volta la Settimana Sociale è una sorta di stati generali del mondo cattolico italiano. E poi perché stavolta essa verteva sul tema più caro a don Gastone: quello del rapporto tra fede e impegno civile, tra fede e politica.

Il nome di un grande statista è stato evocato più volte a Trieste, quello di Alcide De Gasperi. Anche l’anniversario della sua scomparsa nel 1954 è caduto in questi giorni, così come – nello stesso giorno del 19 agosto – quello di Guido Gonella che ci ha lasciati nel 1982. Gonella è stato fra i principali collaboratori di De Gasperi. Suo è il “discorso delle 27 libertà” che lo statista gli assegnò di fare, divenuto un classico della letteratura politica del Novecento: la riflessione che ha informato di sé, nel segno della cultura politica cattolica e della centralità della persona umana, la prima parte della Costituzione.

Con il suo sguardo volto sempre in avanti don Gastone, nel solco della tradizione degasperiana ci sollecita dunque a proseguire la riflessione avviata a Trieste perché i cattolici trovino nuovi itinerari lungo i quali svolgere il loro impegno civile. Aveva chiaro il monito di Dietrich Bonhoeffer, il teologo tedesco ucciso dai nazisti perché accusato di cospirazione contro Hitler: “I cristiani che stanno con un solo piede sulla terra, staranno con un solo piede in paradiso”. Perciò già lo scorso anno abbiamo dedicato a monsignor Simoni il volume Nel mondo, da cristiani, grazie alla collaborazione con “Toscana Oggi”, sempre presente sui grandi temi sociali e sempre vicina alle iniziative del CSC. 

 Fra le manifestazioni dello scorso anno ricordiamo l’intervento nel settembre a Prato di Marco Tarquinio, già direttore di “Avvenire”, divenuto oggi parlamentare europeo, sul tema dell’impegno dei cattolici in politica, così come il convegno con Ernesto Preziosi nella sede del Seminario di Fiesole, al quale don Gastone ha donato la sua preziosa biblioteca di migliaia di volumi. E ancora, la manifestazione a Castelfranco con don Antonio Panico, nostro assistente spirituale assieme a don Mauro Frasi, la riflessione che tenne con noi a Firenze sulla pace.

Con Preziosi, la sua associazione Argomenti 2000 e le tante altre di comune ispirazione ideale, l’impegno proseguirà. Una iniziativa in cantiere riguarda il tema dello sviluppo del Paese. In Italia ci sono due scuole economiche entrambe legate alla stessa matrice cattolica. Una è quella della economia sociale di mercato, l’altra è quella della economia civile. Superando rivalità che non hanno più senso,  è ora che da questi due filoni, attraverso il dialogo fra i loro esponenti, scaturisca una comune proposta di sviluppo economico e sociale, inclusiva e solidaristica. La nostra associazione è impegnata su questo.

 C’è il tema dell’Unione Europea. Sapremo a breve la composizione della Commissione, dopo la controversa decisione del governo italiano di non votare la fiducia alla riconferma come presidente di Ursula Von der Mayer. L’Italia, paese fondatore dell’Unione, si è sottratta a un tale sostegno, assumendo una posizione che appare distante dall’ideale europeo degasperiano. A breve ci sarà il rapporto di Mario Draghi sulla competizione esterna dell’Unione, dopo quello sulla competizione interna presentato nei mesi scorsi da Enrico Letta. Sullo sfondo c’è l’incognita delle elezioni  americane di novembre prossimo, mentre due sanguinosi conflitti sono in corso in Europa e in Medio Oriente.

A maggior ragione tutto questo è per noi motivo di attenzione. Infine la riforma delle istituzioni, la legge costituzionale per introdurre il premierato, il probabile referendum confermativo che ci sarà. Qui abbiamo “in casa” la competenza costituzionale del nostro professor Leonardo Bianchi che ci aiuterà a comprendere la posta in gioco. 

Tutto questo sostanzia il percorso verso l’Assemblea annuale della nostra associazione, da tenere entro il 2024, percorso che  per tanti aspetti coincide con i contenuti stessi dell’Assemblea, nello spirito e nella vocazione al bene comune di monsignor Gastone Simoni.

Giuseppe Sangiorgi e Angelo Passaleva