Toscana
San Casciano dei Bagni, diario di scavo della nuova campagna
Presentati a San Casciano dei Bagni i primi risultati degli scavi 2024 al Santuario Ritrovato, con i racconti della vita quotidiana del gruppo di lavoro. I bronzi e gli altri tesori già ritrovati saranno invece ospitati al Museo di Reggio Calabria insieme ai bronzi di Riace
Prosegue la campagna di scavo al Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (Siena), che anche quest’anno continua a rivelare gli eccezionali tesori dell’epoca etrusca e romana dal “Santuario Ritrovato”. Lo scavo negli anni precedenti aveva già portato alla luce il deposito votivo con oltre venti statue in bronzo e centinaia di offerte votive; i risultati sono già stati al centro di numerosi progetti di recupero e valorizzazione, tra cui la mostra “Gli dèi ritornano. I Bronzi di San Casciano” che è stata esposta a Roma e a Napoli, e dalla prossima settimana anche a Reggio Calabria. Le campagne di scavo continuano tuttavia a rivelare tesori celati.
La campagna di scavi 2024 è tuttora in corso, ma sta già dando preziosi risultati. Nella serata di venerdì 2 agosto, presso piazza della Repubblica a San Casciano dei Bagni, sono stati presentati i risultati delle prime sei settimane di lavori presso il Santuario Ritrovato. Studentesse e studenti, responsabili di area, direttrici e direttori hanno dato voce al racconto delle tante novità dello scavo prima della pausa estiva.
Con i lavori di queste settimane l’area di scavo è stata ingrandita e il gruppo di lavoro ha ospitato partecipanti provenienti da 19 università in tutto il mondo, tra cui alcuni nuovi arrivi e altri graditi ritorni. Il gruppo ha lavorato in aree diverse, pompando via l’acqua durante gli scavi e trovando frammenti di intonaco che restituiscono i colori originari del santuario (presumibilmente giallo e rosso); inoltre è stato compreso il sistema di canalizzazione delle vasche. La stratificazione di argilla unico sottostante alla vasca, e la presenza di poche rocce, fa pensare che quest’area fosse stata originariamente un ambiente lacustre.
I ritrovamenti durante gli scavi sono stati come al solito numerosi: sono stati rinvenuti degli oggetti di vita quotidiana del santuario, tra cui lucerne, unguentari, bronzetti e simboli di frequentazioni della vasca. Sono stati trovati moltissimi incensieri, unguenti, medicine e lampade decorate, presumibilmente testimonianze dell’utilizzo del Santuario per riti notturni. I reperti estratti dagli scavi a livello di conservazione sono ottimi, dopo essere rimasti per circa duemila anni tra acqua e argilla.
Accanto alle nuove scoperte, la serata è anche stata l’occasione per ripercorrere i primi due mesi di campagna di scavo, ascoltando le aspettative della comunità e i racconti di chi per scavare a San Casciano è arrivato da molto lontano. Studentesse e studenti provenienti da Olanda, Spagna, Stati Uniti e tanti altri paesi, hanno raccontato la loro vita quotidiana al cantiere: dalla sveglia di buon mattino per approfittare delle poche ore di fresco fino alla vita serale nell’accampamento tra la scuola e il campo sportivo. Tutti hanno condiviso l’importanza di un’esperienza di questo tipo, che oltre a permettere di lavorare in un sito così importante dal punto di vista archeologico, dà anche l’opportunità di vivere a stretto contatto con la comunità di San Casciano dei Bagni, con tutte le bellezze che un piccolo paese della Toscana del sud ha da offrire.
“I nostri bronzi, con i tanti tesori ritrovati nel Bagno Grande, sono già stati esposti al Quirinale e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e saranno ulteriormente esposti al Museo Nazionale di Reggio Calabria insieme ai bronzi di Riace. – commenta la Sindaca Agnese Carletti – Ma torneranno qui a San Casciano, dove proseguono i lavori per la realizzazione del museo, a opera del Ministero della Cultura e per la realizzazione dell’hub di ricerca universitaria internazionale da parte dell’Università per gli Stranieri di Siena. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato anche quest’anno alla campagna di scavo, alle ragazze ai ragazzi delle università che in questi mesi hanno contribuito a realizzare questi importanti progetti.”
“Quest’anno abbiamo voluto raccogliere le voci dei protagonisti delle ricerche, attraverso un diario di scavo. – ha dichiarato Jacopo Tabolli, coordinatore scientifico del progetto – Abbiamo voluto condividere il racconto quotidiano dell’esperienza di vita e di lavoro di sei settimane in cantiere. Persone provenienti da tutto il mondo hanno creato una commistione linguistica e culturale, lavorando a stretto contatto con la comunità di San Casciano, unendo generazioni e sensibilità diverse.”
“Lavorare allo scavo è bello, importante e complicato. – è il commento del direttore Emanuele Mariotti – Arrivati al quinto anno, lo scavo si amplia e si arricchisce di nuove strutture. Non dobbiamo infatti pensare solo in termini di museo, ma anche al parco archeologico e termale: questo sito sta crescendo, brulicando di persone e di archeologi al lavoro. Quest’anno è stato straordinario per i gruppi e le persone che hanno lavorato, in termini di spirito di squadra, condivisione e accoglienza.”
Lo scavo ha raggiunto ormai un’estensione di oltre 400mq, raggiungendo una profondità dal piano di campagna in alcuni punti di oltre quattro metri. Lo scavo è in concessione al Comune di San Casciano dei Bagni con decreto della Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura n.759 del 13 giugno 2022. Alla base dello scavo è la collaborazione tra il Comune, guidato dalla Sindaca Agnese Carletti, la Sopraintendenza di Arezzo Siena e Grosseto, diretta da Gabriele Nannetti, e l’Università per Stranieri di Siena, con il Rettore Tomaso Montanari. La direzione di scavo è affidata dal Comune al dott. Emanuele Mariotti; il coordinamento scientifico è dell’Università per Stranieri di Siena, con il centro CADMO (centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità Preromane), diretto dal prof. Jacopo Tabolli. La direzione scientifica è condivisa con la dr.ssa Ada Salvi della Soprintendenza, cui pertiene anche la tutela diretta del sito e dei materiali.
Proprio le eccezionali scoperte emerse nel corso delle campagne di scavi degli ultimi anni saranno al centro della mostra “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano” che verrà inaugurata lunedì 5 agosto alle ore 10 presso il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Giunta alla sua terza tappa, dopo il grande successo di pubblico riscontrato a Roma al Palazzo del Quirinale e al Museo archeologico nazionale di Napoli, i bronzi di San Casciano dei Bagni arriveranno così in Calabria, per una mostra che sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025. L’esposizione, curata dal Direttore generale Musei Massimo Osanna e da Jacopo Tabolli, professore dell’Università per Stranieri di Siena, presenta le straordinarie scoperte effettuate fino alle campagne di scavi del 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.