Cultura & Società

Anziani e estate, importante non lasciarli da soli

I consigli di Stefano Grifoni, primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Careggi a Firenze, su come chi non è più giovane debba affrontare al meglio il caldo e la stagione estiva

Anche nelle nostre città è arrivato il caldo insopportabile e chi non è ancora partito (ma sono numerose le persone che non riescono ad andare in vacanza) non vede l’ora di piantare baracca e burattini in cerca di lidi più vivibili, marini o montani o, perché no, lacustri o collinari. Per gli anziani in particolare l’estate torrida comporta qualche problema in più e di conseguenza è importante che vengano osservati degli accorgimenti e prese delle precauzioni. Abbiamo chiesto alcuni consigli al professor Stefano Grifoni, primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Careggi a Firenze.

Professor Grifoni, come va affrontato questo caldo?

«L’altra sera ho portato fuori il cane e mentre stavo ritornando a casa ho avuto una sensazione quasi di mancanza. Non è successo niente, ma era così caldo che effettivamente non avrei saputo come rispondere a quel momento. Figuriamoci gli anziani, i cronici, chi è solo o allettato. L’estate è un momento davvero particolare per l’anziano cronico, cioè il malato di cuore, o con problemi respiratori, o con malattie neurologiche, perché prende dei vasi dilatatori oppure dei diuretici o degli andidepressivi. È il medico di base colui a cui ci si deve rivolgere per capire se quella terapia va mantenuta oppure ridotta e per quanto tempo. Poi ci sono le persone allettate che purtroppo si difendono male con questi caldi, se nessuno le accudisce è difficile che possano superare questi periodi perché non mantengono il senso della sete».

Quali sono i suoi consigli?

«Intanto quello di non uscire dalle 11 alle 18 che sono le ore sicuramente più calde del giorno – questo vale anche per chi ha animali da portare fuori – oppure ritrovarsi in gruppetti, come fanno già molti anziani, all’interno dei supermercati dove c’è l’aria condizionata. Gli indumenti devono essere molto leggeri, la dieta deve essere particolarmente ricca di acqua e di alimenti ricchi di acqua, quindi frutta e verdura. Gli stessi alimenti devono essere tenuti in frigo e bisogna fare attenzione che non siano scaduti. Se in casa c’è molto caldo anche i farmaci è meglio tenerli in frigo. Un’altra cosa importante è areare tutta la casa la mattina presto, aprire le finestre per far entrare aria fresca. L’esercizio fisico è molto importanti anche per gli anziani però in questo periodo andrebbe concentrato nelle prime ore del mattino».

Cosa consiglia a chi va al mare o in montagna?

«Logicamente di non esporsi troppo ai raggi solari nelle ore cruciali, la mattina presto va bene stare sul mare perché si respira aria nuova e fresca. Per chi va in montagna raccomando di fare attenzione alle cadute perché se non si è allenati in alcune circostanze può essere difficile fare alcuni percorsi».

Ma per gli anziani meglio il mare, la montagna o la classica villeggiatura in collina?

«Io consiglierei di fare una cosa che a loro piace. Penso che a volte trattiamo gli anziani come se fossimo noi a decidere per loro, ricordiamoci che questi anziani vivono in una società che ha ridotto la loro importanza in famiglia, sono spesso molto soli, hanno passato periodi difficili come la pandemia e il Covid e allora non condizioniamoli anche per le vacanze estive e lasciamo loro la scelta di dove andare. Tra l’altro ci sono dei villaggi che permettono anche a coloro che non sono totalmente autosufficienti di essere assistiti e di stare bene. Quindi ben venga un bagno in mare o la tranquillità sotto l’ombrellone. Oppure la vacanza in montagna per respirare l’aria più fresca e riossigenarsi. Ma c’è anche anche chi sceglie di rimanere nella propria abitazione ed è felice di fare due chiacchiere e scambiare due parole con qualcuno. A questo proposito invito tutti a fare una telefonata o una visita a qualche anziano per farlo sentire meno solo».

Insomma, nella valigia di un anziano cosa non dovrebbe mai mancare secondo lei?

«Capi di abbigliamento molto leggeri come ho già detto. Non si devono dimenticare i farmaci che sono stati prescritti dal proprio medico curante che vanno adeguatamente assunti anche in vacanza. Un’altra cosa importante: non bisogna dimenticare gli ausili come gli occhiali o gli apparecchi per udire meglio, è anche utile portarsi dietro dei numeri di cellulare a cui fare riferimento nel caso di bisogno. E siccome in questo periodo aumenta la percentuale di zanzare e altri insetti nell’aria, è utile acquistare prodotti appositi».

A fronte di coloro che vanno in vacanza o da soli o con i figli e i nipoti, ci sono molti nonni e anziani che in estate, costretti a restare a casa, soffrono di solitudine…

«La solitudine degli anziani è una cosa cui penso spesso. Lo dico perché ritengo di avere un piccolo rimorso, quello di non aver dedicato tempo sufficiente e attenzione ai miei anziani che ora non ci sono più. Erano loro che dedicavano attenzione a me e ripensandoci ora, che comincio ad andare in là con gli anni, mi disturba il fatto di non avergli dedicato più tempo e affetto. È una riflessione che porto a tutti. Mia mamma e mia moglie hanno speso la loro vita per me e per quello che volevo fare, io invece ho dedicato poco tempo alla mia famiglia e ai miei figli a causa della mia attività in ospedale che ha sempre rivolto attenzione alle persone in difficoltà. Sono convinto che una telefonata o una visita in più ai nostri anziani potrebbe gratificarli molto, in particolare durante la canicola estiva».