Toscana
Coronavirus, in Toscana vaccinazioni in Rsa senza sosta. Dal 1 gennaio il personale dei reparti Covid
Il 30 pomeriggio è stata la volta delle prime dodici strutture
Così nella Asl Nord Ovest saranno undici le strutture (per 264 ospiti complessivi) sottoposte a vaccino il 31 dicembre, dopo le sette (per 138 ospiti) di oggi, sei (per 180) il primo dell’anno e tredici (per 372) il 2 gennaio. Nell’Asl Sud Est domani, 31 dicembre, sarà la volta della Rsa Pionta in provincia di Arezzo (19 ospiti), della “Piccola Casa della provvidenza” (17 ospiti) a Follonica nel grossetano e della Rsa Gandini nel senese (56 vaccini), quindi la Rsa Vegni a Castel del Piano il 1 gennaio (58 ospiti), la Rsa San Gimignano Santa Fina (24 vaccini) lo stesso giorno e il 2 gennaio la Rsa Maestrini (36 ospiti) in provincia di Arezzo e la “Casa Albergo per anziani” (49 vaccini) di nuovo a Castel del Piano nel grossetano. Nell’Asl Centro, partita nel pomeriggio del 30 con quattro Rsa (e 112 persone coinvolte), saranno dodici le strutture interessate il 31 dicembre (324 dosi), dieci il primo gennaio (per altri 333 ospiti) ed ancora dodici (332 dosi) il 2 gennaio.
“Oggi – commenta l’assessore alla salute Simone Bezzini, che ringrazia tutti – siamo oltre il valore simbolico del Vaccine Day di domenica”. “Siamo partiti – spiega – con le prime vaccinazioni agli ospiti delle Rsa, la parte più fragile e vulnerabile della nostra comunità davanti alla minaccia del Covid-19. E domani si va avanti. Contiamo di chiudere il primo ciclo di somministrazioni nelle Rsa entro i primi dieci giorni di gennaio per portare a termine la seconda vaccinazione entro fine gennaio. In parallelo partiamo anche con il personale sanitario dei reparti Covid degli ospedali e il resto del personale del sistema sanitario”. “Stiamo mettendo in campo un grande sforzo – conclude -, sapendo di poter contare su una macchina di grande efficienza e su un sistema sanitario che in questi mesi abbiamo ulteriormente irrobustito, potenziando tutta la filiera di contrasto al virus, a partire dalla capacità di tracciamento, alberghi sanitari, cure intermedie e posti letto Covid. Stiamo lavorando pure per aumentare la capacità di testing anche con programmi di screening. Se presto saranno disponibili altri vaccini, oltre a quello di Pfizer, saremo in grado di imprimere ancora più forza a questo percorso, senza mai abbassare la guardia”.