Fiesole

Manetti in Brasile, “per stare vicini al vescovo Gabriele”

Il vescovo di Fiesole è partito per il Brasile per andare in visita pastorale alla diocesi di Floresta dove è vescovo mons. Marchesi originario della Chiesa fiesolana

Il vescovo Stefano Manetti è partito per il Brasile, giovedì 18 luglio, per andare in «visita pastorale» alla diocesi di Floresta dove è vescovo mons. Gabriele Marchesi, per anni sacerdote nella Chiesa fiesolana. In questo viaggio lo accompagneranno due seminaristi, Francesco e Bernardo.

Don Gabriele Marchesi ha sempre dimostrato di avere la vocazione da «missionario»: in diocesi è stato direttore dell’Ufficio missionario diocesano e ha collaborato con l’associazione di don Carlo Donati facendo molti viaggi in Burkina Faso. Finché un giorno, nel 2003, è emerso il bisogno di andare in Brasile a sostegno dei missionari diocesani già attivi là: don Franco Manetti (adesso rientrato a Montevarchi) e don Sergio Ielmetti (deceduto).

Dopo un periodo insieme agli altri due sacerdoti fiesolani venne destinato alla parrocchia di «Pedro du Rosario» e nel 2013 venne nominato vescovo e destinato alla diocesi di Floresta, sempre in Brasile, ma nello stato del Pernambuco non più nel Maranhao, distante circa mille chilometri dalla sua parrocchia.

Il vescovo Manetti, al suo secondo anno in diocesi di Fiesole, ha deciso di andare a trovarlo per vedere il lavoro che sta svolgendo. «I preti che operano all’estero sono membri dell’unico presbiterio diocesano, bisogna far sentire loro questo legame anche andando a trovarli, ascoltando le loro storie, seguendo il loro operato.

I preti che svolgono il ministero all’estero metabolizzano in sé stessi la cultura di quel paese e ce la restituiscono “in pillole” perché anche noi possiamo in qualche modo entrare in comunione con quei popoli. È un arricchimento per la nostra diocesi», spiega il vescovo di Fiesole.

In questa visita, continua Manetti, «mi aspetto di conoscere una Chiesa a noi vicina nella persona di un figlio della nostra Chiesa fiesolana, condividere la fede con quella porzione di Popolo di Dio e portare la vicinanza della nostra diocesi.

In particolare mi interessa il compito di don Gabriele come responsabile delle comunità di base del Brasile, per conto della Conferenza Episcopale. Egli cura la formazione degli animatori laici di queste comunità che svolgono un ruolo di primo piano per la diffusione del vangelo. Credo ci sia qualcosa di utile da imparare».

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