Cultura & Società

In Toscana il Festival degli appetiti tra architettura e relazioni

A Montalcino e dintorni tra lunedì 22 e venerdì 26 luglio

“E’ un momento potente, esplosivo della Storia”, osserva Arundhati Roy a proposito della crisi della democrazia. Un momento nel quale appare imperativo “ripensare l’umano e l’umana convivenza”, dice Rosella Prezzo; in cui è necessario tornare in sintonia con “il respiro del mondo”, suggerisce Patrizia Menegoni, o riaffondare i piedi là “dove il cielo è più vicino”, con l’arte di Moira Ricci. Oppure ancora riascoltare il sogno, condotti per mano da Isabel Herguera e dalla sua sultana animata.

Arundhati Roy, scrittrice e attivista indiana; Rosella Prezzo, filosofa; Patrizia Menegoni, ricercatrice botanica; Moira Ricci, fotografa e artista; Isabel Herguera, disegnatrice e regista, sono tra le tante portatrici, e i tanti portatori, di idee che _ fisicamente presenti o per interposta voce nel caso di Roy  _ offriranno il loro contributo alla prima edizione del Festival degli Appetiti,  simposio di architettura e di ecologia delle relazioni  in programma a Montalcino (Siena) e dintorni tra lunedì 22 e venerdì 26 luglio 2024, organizzato dalla Scuola Permanente dell’Abitare, in collaborazione con ArtApp – Rivista di arte e appetiti culturali.

A Montalcino, città del vino, non poteva che essere Simposio. Con la partecipazione di architetti, designer, antropologi, filosofi, umanisti, psicologi, medici, artisti, attori, musicisti, ecologi e giornalisti, una settimana aperta a tutti nella quale si alterneranno momenti di riflessione collettiva, performance, mostre, musica, proiezioni di film e documentari, lezioni frontali, workshop e convivialità. Un tempo nel quale il sentimento prevalente sarà il piacere della condivisione, tra i magnifici spazi del complesso trecentesco di Sant’Agostino e l’intero borgo, con incursioni al Monastero della comunità di Siloe, alle pendici del Monte Amiata, affacciato sui paesaggi-icona della Toscana, dalla Val d’Orcia senese alle colline della Maremma.

Scuola permanente dell’Abitare

Fondata dall’architetto Edoardo Milesi grazie al supporto e al sostegno della Fondazione Bertarelli, da oltre dieci anni la Scuola Permanente dell’Abitare è un laboratorio di formazione all’architettura attraverso la cultura umanistica, per un’architettura che prediliga la tecnica, intesa come arte del costruire, piuttosto che la tecnologia. Se l’architettura è il modo in cui abitiamo questa Terra, la responsabilità dell’architetto è enorme, e spetta anche a lui porre rimedio ai danni finora causati. Ma enormi, al tempo stesso, sono i benefici concreti che l’architettura, la modalità dell’abitare questa Terra, può portare all’umana convivenza. Per questa ragione, in un “momento esplosivo della Storia” _ tra crisi climatica ed emergenze umanitarie provocate dal collasso della politica e della democrazia _ la tradizionale Summer School di Montalcino sceglie di rovesciare i termini: nel Simposio l’architettura non insegna e non si insegna, ma apprende, si nutre di altri sguardi, per poi offrirsi come strumento operativo di scelte globali _ politiche, culturali e sociali _ radicalmente innovative.

Cosa e chi

Gli “sguardi altri”, da accogliere e dai quali ripartire, non possono essere che quelli fin qui ignorati, se non addirittura cancellati, dal pensiero dominante con i suoi drammatici fallimenti sociali. Il Festival degli Appetiti mette in tavola i semi preziosi del pensiero delle donne, dell’arte, del cosiddetto “disagio mentale”, dei senza dimora, della biodiversità, della straordinaria intelligenza trasformativa della natura. Nel tempo minacciato dall’imperscrutabile potere omologante dell’algoritmo, ripropone la fertilità del conflitto come generatore del nuovo, indaga le opportunità dell’inclusione oltre i limiti dell’integrazione.

Senza particolari regole d’ingaggio, se non quella di orario e luogo, dal mattino alla sera il Festival degli Appetiti offrirà occasioni di incontro e di confronto diretto con pensatori, artisti, portatori di esperienze non comuni.

Si potrà esplorare il potere costruttivo della voce con Giuseppina Casarin, etnomusicologa nominata dal Presidente Sergio Mattarella Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana “per aver promosso attraverso il canto il dialogo tra le culture e favorito l’inclusione sociale”; e ascoltare le sue magiche Cicale, coro di dieci donne creato e diretto dalla stessa Giuseppina. O vedere, in una delle prime proiezioni italiane, Sultana’s Dream, film di animazione di Isabel Herguera, già accolto e premiato in tanti festival internazionali, da San Sebastian a Bruxelles, da Leeds a Tokyo.

Attraverso “My living room is a Lullaby”, Sofia Boarino, architetto, ricercatrice e artista sonora, con Valentina Rizzi, dottoranda in Arti Visive all’Università Iuav di Venezia, lavoreremo collettivamente alla ricerca di un ambiente che possa essere, anche in contesti pubblici, luogo per un abitare corporeo, incarnato, di relazione.

Si potrà dialogare con Rosella Prezzo, filosofa e saggista, tra le fondatrici della Scuola di alta formazione donne di governo; con Susanna Vicenzetto, co-fondatrice del Teatro Tascabile di Bergamo, massima esperta in Europa del teatro-danza classico indiano; e con Moira Ricci, artista con esposizioni permanenti al Museo etnografico nazionale di Roma e al Mufoco di Cinisello Balsamo.

Sarà possibile “Progettare l’inclusione” con Mara Bragagnolo, interior designer e art director; Martina Frattura, professionista nel campo del lighting design, ora a capo del think-tank “The Beauty Movement”; Franca Marini, artista e insegnante al Siena Art Institute e Alberto Mazzocchi, medico, viaggiatore, narratore.

Si incrocerà una “Roba da matti”, riflessione curata da Cosetta Pecciarelli e Claudio Pavese sulla prodigiosa e oscurata rivoluzione di Franco Basaglia nell’approccio al disagio mentale.

Si accenderà una luce su “La crisi della democrazia” attraverso le potenti e lucide parole di Arundhati Roy, “suonate” in un inedito format dal musicista e orientalista Matteo D’Incà.

Partecipando a un laboratorio condotto da Edoardo Milesi, si entrerà nella progettazione di uno spazio urbano nel centro storico di Curitiba in Paranà (Brasile), progetto metropolitano in autocostruzione con e per artisti e senza tetto; e al tempo stesso nella realtà dei senza fissa dimora in Toscana, tra testimonianze e proiezioni, con Francesco Ciarapica, videomaker, documentarista e operatore sociale

che nel 2023 è stato fra gli artefici di “Primo Binario Film Lab – Rassegna di cinema Senza Dimora” nell’Help Center della stazione ferroviaria di Grosseto.

Guidati da Patrizia Menegoni, ricercatrice di Enea: un dialogo/confronto, “Il respiro del mondo: ecologia delle relazioni” per ri-conoscersi nella complessità del vivente e nell’ecologia delle sue relazioni.

Si volerà in Amazzonia con Paul Clark, scozzese-toscano che da quasi quarant’anni vive sul Rio Jauaperi e combatte per la difesa dell’ambiente e la scolarizzazione delle popolazioni indigene contro l’aggressione degli speculatori; e che proprio da Montalcino lancerà un progetto-messaggio di sostegno a una causa, la salvaguardia della foresta amazzonica e del suo illimitato patrimonio di biodiversità, decisivo per il futuro globale.

E ancora allargando lo sguardo a realtà oggi cruciali per le sorti del nostro Pianeta, con il regista Niccolò Falsetti _ premiato a Venezia nel 2022 con il film d’esordio, “Margini” _ si percorreranno i vicoli dimenticati dal solenel campo profughi palestinese di Shatila: il documentario Dritti contro il cielo èuna testimonianza civile di grande impatto emotivo e un invito a sostenere l’impegno di chi, in quel cono d’ombra dei diritti umani, si ostina a cercare luce e futuro per le giovani generazioni.

Infine, due mostre: “Miti e altre idee confuse”, grandi dipinti dell’americano Mark Walters, artista e direttore artistico per il cinema; e “Con il fuoco acceso”, immagini (e poesia) di viaggi tra le Ande e gli Appennini, esordio assoluto di Giulia Feliciani, fotografa generazione Z.

Un cantiere aperto, al futuro

Il Simposio di architettura e di ecologia delle relazioni, promuovendo una collaborazione interdisciplinare, mira a innescare una svolta culturale, favorendo un cambiamento di rotta e un ripensamento sostanziale del modo di fare architettura, ma non solo. La volontà, infatti, è quella di fondare un collettivo di persone che, contaminandosi tra loro, favoriscano la concezione di nuovi paesaggi (non nuovi orizzonti). Un gruppo aperto, in continua crescita e privo di confini, capace nel tempo di intercettare e di essere uno dei punti di incontro e di collegamento per i tanti pezzi di società civile, per i tanti cittadini che, in ordine più o meno sparso, hanno scelto e scelgono di adottare sguardi inediti per praticare una possibile, nuova modalità dell’umana convivenza. Proprio in questa prospettiva, il Festival sarà un’esperienza condivisibile anche oltre la settimana a Montalcino: gli atti saranno pubblicati sulla piattaforma online ArtApp.it e sul numero 30 della rivista cartacea ArtApp Arte, Cultura, Nuovi Appetiti. Tutto questo nella convinzione che “La società esiste”, come assicura nel titolo di un suo recentissimo saggio Giorgia Serughetti _ ricercatrice in Filosofia politica, editorialista del quotidiano “Domani” e a sua volta tra i protagonisti del Simposio _   rovesciando la celeberrima profezia con cui Margareth Thatcher avviava la stagione trionfale del neoliberismo planetario che avrebbe smantellato quasi ovunque la radice stessa della convivenza umana nel segno della legge del più forte.

L’appetito, si sa, vien mangiando. Gli appetiti vengono guardando, ascoltando, toccando, parlando. Benvenuti al Festival degli Appetiti.

Le attività proposte

La settimana è ricca di iniziative ed eventi. In particolare, si potrà assistere e partecipare attivamente a talk e tavole rotonde guidate da esperti e professionisti, sarà possibile prendere parte ai workshop gratuiti offerti durante la settimana, partecipare a pranzi, cene e buffet conviviali ad un prezzo agevolato.

Partecipazione del pubblico

La partecipazione è e aperta a tutti coloro che condividono l’interesse per la creazione di ambienti che promuovano il benessere e l’inclusione di tutti gli individui, a chiunque sia interessato a esplorare nuovi approcci e pratiche nel campo della progettazione inclusiva ed empatica. La partecipazione alle attività della settimana implica il tesseramento obbligatorio all’associazione Scuola Permanente dell’Abitare al costo di 15 euro a persona. La tessera associativa garantisce l’accesso gratuito a tutte le attività del Festival.