Toscana

Toscana, associazioni, imprese e sindacati: “Welfare a rischio, servono interventi entro luglio”

L’appello del Coordinamento Welfare toscano 7 maggio alla Regione: “Necessari la revisione delle tariffe e una mediazione con le banche”

Interventi urgenti per la sostenibilità delle strutture e dei servizi e per il contenimento del costo del denaro. A chiederli è il Coordinamento Welfare Toscano “7 maggio”, costituito dalle associazioni e dai coordinamenti attivi nei diversi ambiti del settore (Coordinamento Gestori Rsa, Coordinamento Gestori Cdr-Rsd, Centrali Cooperative – Settore Sociale, Ceart, – Coordinamento Enti Accreditati della Toscana, Pollicino,  – Coordinamento regionale su infanzia, adolescenza e famiglia, Cnca Toscana,  – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Cncm Toscana – Coordinamento Nazionale Comunità per Minori, Organizzazioni Sindacali), dopo il convegno del 7 maggio scorso al Fuligno a Firenze e gli incontri con gli assessori regionali al Welfare Serena Spinelli e alla Sanità Simone Bezzini e con il direttore generale della Regione Toscana Federico Gelli.

“Ci sono criticità urgenti a cui trovare risposte esaustive entro la fine di luglio per garantire la sopravvivenza dell’intero sistema dei servizi erogati a vantaggio delle persone beneficiarie e delle loro famiglie, nonché di migliaia di posti di lavoro” dice il Coordinamento.

In particolare, l’appello riguarda due aspetti specifici: la sostenibilità delle strutture e dei servizi e  il contenimento del costo del denaro.

Secondo il Coordinamento è necessaria la revisione delle tariffe in coerenza con gli aumenti previsti dal nuovo contratto nazionale di lavoro “per garantire ed assicurare loro il giusto compenso in relazione all’impegno competente speso nei nostri processi di assistenza, cura e riabilitazione”. Inoltre il Coordinamento Welfare toscano 7 maggio sollecita la Regione a fare da tramite, come promesso, tra le banche e i gestori delle strutture, in modo che queste possano accedere a condizioni più favorevoli di quelle attuali. “Riteniamo che l’impegno assunto – ma non attuato – con le RSA si debba ampliare a tutto il settore del welfare concretizzandosi in tempi brevi con  l’apertura di un tavolo promosso dalla  Regione con i più importanti istituti di credito per verificare le opportunità finanziarie possibili” conclude il Coordinamento.