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Terra Santa: missione Cei e Caritas, la prima giornata
Il primo momento nella Città Vecchia ospiti delle famiglie con situazioni abitative precarie
“Giornata dedicata a conoscere le realtà in cui è necessario prendersi per mano”. Questa la giornata appena trascorsa dai partecipanti alla missione in Terra Santa promossa dalla Caritas italiana e e Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Conferenza episcopale italiana.
Il primo momento nella Città Vecchia “ospiti delle famiglie con situazioni abitative precarie. Pesano la guerra, che ha tolto il lavoro, e le difficoltà per il ricongiungimento familiare, che tengono lontani coniugi e parenti stretti. Il clima di violenza favorisce la fuga nelle tossicodipendenze”.
A Ramallah, oltre la linea di confine, ci sono un centro di orientamento professionale, dove le donne imparano la sartoria e l’artigianato, e don Yacoub Rafidi, direttore generale dell’amministrazione delle scuole che fanno capo al Patriarcato latino di Gerusalemme. Le scuole cattoliche danno un enorme contributo all’apertura, alla professionalità e alle buone relazioni tra gruppi di diversa tradizione.
La delegazione italiana è infine ospite del centro diurno per persone anziane Baituna (“La mia casa”). Qui i giovani si prendono cura degli anziani e gli anziani si prendono cura dei giovani.