Toscana

In Toscana si rivoluziona il sistema dell’emergenza: nasce il 112, la più grande centrale unica di risposta d’Italia

Durante la giornata sono state prese in carico le prime richieste di soccorso per le province di Firenze, di Prato (distretti telefonici 055 – 0574), compreso alcuni  Comuni del Valdarno Superiore in provincia di Arezzo, in cui è stata completata la migrazione al Numero Unico di Emergenza (NUE 1-1-2) per tutte le chiamate di soccorso.

Il servizio si estenderà progressivamente in tutta la Regione Toscana entro la fine del mese di aprile 2021. La sala operativa è pronta dal 1 dicembre, come previsto dal Ministero dell’Interno ed inizia oggi la propria attività dopo un allineamento al progetto tra le Regioni Marche e Umbria, che daranno avvio alla centrale gemella di Ancora domani 10 dicembre.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al Presidente del Consiglio Regionale e al Prefetto di Firenze, l’Assessore regionale al Diritto alla Salute e Sanità Simone Bezzini, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, rappresentanti delle Prefetture di Arezzo e Prato, il Questore di Firenze e i vertici regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.

Per l’Ausl Toscana Centro: Paolo Morello, Direttore Generale Ausl Toscana Centro, Simone Magazzini, Direttore Dipartimento Emergenza e Area Critica Ausl Toscana Centro, Alessio Lubrani, Direttore NUE 1-1-2  Regione Toscana.

Padre Renato Ghilardi ha impartito la benedizione ai nuovi locali.

Il 22 luglio 2019 è stato firmato, in Prefettura a Firenze, dal Ministro dell’Interno e dalla Regione Toscana il Protocollo d’intesa per l’attuazione in regione Toscana del Numero Unico di Emergenza europeo 1-1-2 secondo il modello della Centrale Unica di Risposta. In base a tale intesa sono state avviate, monitorate e portate a compimento le procedure con le quali gli enti coinvolti hanno messo a punto le competenze e la logistica necessarie al funzionamento del servizio. Il meccanismo di monitoraggio a livello nazionale fa capo al Ministero dell’Interno, con una Commissione consultiva di cui fanno parte anche rappresentanti delle Regioni.

“L’attivazione del servizio NUE 1-1-2 nei distretti telefonici delle province di Firenze, Prato e Arezzo, in attesa della completa copertura di tutto il territorio regionale prevista a breve permetterà ai cittadini di avere una risposta più rapida e adeguata alle proprie necessità in caso di emergenza. Segna nello stesso tempo una tappa fondamentale del percorso che sulle orme di quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale ha impegnato in sede locale le istituzioni della Toscana, a partire dal Protocollo firmato in Prefettura il 19 luglio 2019 dal Ministro dell’Interno e dalla Regione Toscana. La collaborazione inter istituzionale è proseguita col Gruppo di Monitoraggio appositamente costituito presso questa Prefettura, organismo che ha permesso di seguire lo stato di progressivo avanzamento del progetto, coinvolgendo, tra gli altri, la Questura, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco. Il servizio NUE 1-1-2 è infatti un progetto complesso, per il quale in Toscana è stata realizzata la CUR più estesa d’Italia e che interessa direttamente le Sale Operative delle Forze dell’Ordine di tutto il territorio. Per questo, il monitoraggio del progetto continuerà non solo fino al completamento della copertura dell’erogazione del servizio nella regione, ma anche e soprattutto nelle fasi successive, per valutare in maniera congiunta e sinergica i dati e le risultanze che emergeranno- dichiara Alessandra Guidi, Prefetto di Firenze”

“Finalmente uno strumento utile per tutti i toscani. Un lavoro di squadra a cui va il ringraziamento dell’Assemblea regionale. Oggi è la realizzazione di un sogno che abbiamo raggiunto tutti insieme, il che dà il senso della direzione di marcia che dobbiamo perseguire. Da qui il vivo apprezzamento che da Presidente porto a nome di tutto il Consiglio regionale per quello che considero un regalo da parte della Regione Toscana e dello Stato, attraverso la Prefettura di Firenze, a tutti i cittadini toscani. Perché ora abbiamo uno strumento di coordinamento e filtro per tutte le chiamate di soccorso e che così ci permette, in maniera piu’ efficace e in tempi brevi, di aiutare velocemente tutte le persone che si trovino in difficoltà- Così stamani il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.”

“E’ un traguardo importante, frutto di un percorso avviato tempo fa e che giunge a fattivo compimento grazie a una stretta collaborazione e sinergia tra le parti – dichiara l’assessore alla sanità, Simone Bezzini – e ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato. La messa in rete di quattro numeri 118, 112, 113 e 115 tramite una centrale unica di risposta sarà un indubbio vantaggio per i cittadini, che potranno contare su un servizio reso ancora più celere ed efficiente. Sull’adeguamento tecnologico della centrale la Toscana ha fatto un investimento finanziario significativo, di circa 3 milioni e mezzo di euro, con l’obiettivo di supportare i cittadini nei momenti di maggiore difficoltà con risposte immediate, perché siano subito ben indirizzati e soccorsi. Il servizio, attivato, in questa fase iniziale, nelle province di Firenze, Prato e nel Valdarno Superiore, sarà esteso progressivamente in tutta la Toscana, interessando, a regime, circa 4 milioni e mezzo di utenti al giorno”.

“E’ un’operazione che dimostra quanta attenzione ci sia verso la sanità. Questo progetto razionalizza le risorse e crea un servizio tempestivo, chiaro e vicino al cittadino con un canale unico e coordinato di assistenza e informazione. La pandemia ci può dare, come in questo caso, occasioni di migliorarsi proprio a partire dalla sanità- sottolinea il Sindaco di Firenze Dario Nardella.”

“Con la giornata di oggi si avvia un importante servizio per il mondo dell’emergenza, ma anche per la nostra azienda sanitaria che accoglie questa nuova attività con una valenza non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed europea- dichiara Paolo Morello, direttore generale Ausl Toscana Centro- L’azienda è stata chiamata ad affrontare questa nuova sfida che permetterà di migliorare l’efficienza del sistema di emergenza oltre ad erogare più tempestivamente i servizi ai cittadini e garantire loro maggiore sicurezza, questo grazie anche alla fondamentale collaborazione con gli altri Enti coinvolti in questa nuova opportunità. “

Il progetto è stato affidato nel marzo 2019 dalla Giunta Regionale Toscana al dottor Alessio Lubraniproject manager, che si è occupato della pianificazione, oltre alla realizzazione ed organizzazione della sala operativa regionale.

La nuova sala operativa, situata presso il P.O. Piero Palagi di Firenze, è composta da 28 postazioni dedicate, oltre ai relativi locali tecnici e di supporto ed è dotata di caratteristiche strutturali, impiantistiche, tecnologiche all’avanguardia per questo tipo di servizio. Al piano superiore si trovano gli spazi riservati agli uffici di direzione, amministrativi e per le attività formative. Data l’importanza strategica, l’edificio è stato progettato secondo le più recenti previsioni antisismiche, al fine di garantirne la tenuta strutturale in caso di sisma.

La CUR 112 coordina tutte le chiamate di soccorso e si configura come filtro attivo tra il cittadino che segnala una situazione di emergenza e le attuali 80 centrali operative di secondo livello (Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria) presenti sul territorio Regionale.

Terminata l’estensione del NUE 1-1-2 in tutte le province toscanela CUR offrirà un servizio a 4 milioni e mezzo di utenti al giorno, compresi i cittadini residenti, i turisti e coloro che transitano in Toscana per lavoro.

Si stima un volume di circa 6500 chiamate al giornoovvero 4 chiamate al minutoTali numeri configurano la centrale Toscana come la più grande centrale operativa 112 d’Italia. Parallelamente la CUR Toscana sarà in grado di gestire anche le chiamate di emergenza di Marche ed Umbria in caso di non operatività della centrale gemella di Ancona, per un totale complessivo di circa 6.926.000 utenti.

La progettazione delle opere infrastrutturali è stata coordinata dall’Ing. Luca Meucci, direttore Manutenzione e Gestione Investimenti Area fiorentina dell’Ausl Toscana Centro, mentre gli aspetti tecnologici e le modalità di reperimento del personale sono stati coordinati dalla dottoressa Monica Piovi, Direttore Generale Estar. 

Il primo contatto con il cittadino è curato dagli 80 operatori tecnici della CUR 112, che svolgono un ruolo strategico nella presa in carico della chiamata, l’individuazione del tipo di emergenza richiesta e il trasferimento della stessa alle centrali operative di competenza. Tutti gli operatori, assunti in seguito ad una selezione pubblica, sono stati formati da professionisti di settore dell’Azienda regionale Emergenza Urgenza della Regione Lombardia (AREU). Tra il personale in servizio presso la CUR 112 Toscana sono inoltre presenti due collaboratori ingegneri informatici con funzione di amministratore di sistema, oltre al personale amministrativo di supporto ed al Direttore della struttura con relativo Staff. 

 “Per il cittadino sarà più semplice chiedere “aiuto” perché dovrà comporre un solo numero di emergenza: l’1-1-2. Sarà poi la sala operativa ad indirizzare la richiesta alla giusta centrale di emergenza di secondo livello (Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria) per attivare il tipo di soccorso richiesto. In questo modo verrà garantita maggiore accessibilità da parte del cittadino ai servizi di emergenza, così come previsto dalla Comunità Europea. Con il NUE 112 la Toscana si allinea al resto d’Europa – afferma Lubrani”  

Nella prima fase di attuazione resteranno comunque attivi i “vecchi numeri” di soccorso  per permettere una graduale diffusione del numero unico.

Grazie all’implementazione di tecnologie complesse (localizzazione, trasferimento telematico dei dati, ecc.) la CUR 112 garantisce una riduzione del tempo di chiamata, oltre che l’eliminazione del fenomeno delle cosiddette “false chiamate”, che costituiscono una percentuale rilevante delle chiamate totali ricevute. I dati del Ministero dell’Interno mostrano che su 10 chiamate, 6 non riguardano una vera emergenza. Gli operatori tecnici prendono in carico anche quelle richieste, che non sono classificabili come emergenza (ad esempio gli scherzi telefonici, le chiamate per errore e le richieste di informazioni) cercando di fornire una risposta più esauriente possibile o in caso anche indirizzando la richiesta verso altre strutture interessate. 

 Tramite il sistema di geolocalizzazione, grazie al Centro Elaborazione Dati del Viminale, l’operatore è in grado di visualizzare sul proprio schermo la localizzazione del chiamante, sia che si tratti di una telefonata proveniente da un telefono fisso, sia che provenga da un apparato mobile. 

E’ possibile inoltre richiedere soccorso non solo con una telefonata: tra i servizi previsti c’è infatti l’e-call, cioè la chiamata di emergenza automatica che parte da veicoli oggetto di incidente omologati a partire da aprile 2018. Sono disponibili inoltre servizi quali la traduzione multilingua, il supporto all’utente ipovedente o con ridotte capacità d’ascolto e l’AppWhere Are U, già da ora scaricabile sul proprio smartphone per testarla. Si tratta di un’App per l’emergenza collegata alla Centrale Unica di Risposta del NUE 1-1-2 Toscana, che permette di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione del chiamante.