Vita Chiesa

Papa: seminare il Vangelo e attendere con fiducia

“Anche il Regno di Dio è così”. Lo ha detto Papa Francesco commentando la liturgia di oggi prima della recita dell’Angelus

“Nella semina, per quanto il contadino sparga ottima e abbondante semente, e per quanto prepari bene la terra, le piante non spuntano subito: ci vuole tempo e ci vuole pazienza! Perciò è necessario che, dopo aver seminato, egli sappia attendere con fiducia, per permettere ai semi di aprirsi al momento giusto e ai germogli di spuntare dal terreno e di crescere, abbastanza forti da garantire, alla fine, un raccolto abbondante (cfr vv. 28-29)”. Così Papa Francesco prima della recita dell’Angelus commentando la liturgia di oggi.

Di seguito le parole del Pontefice

Cari fratelli e sorelle, buona domenica!

Oggi il Vangelo della liturgia ci parla del Regno di Dio attraverso l’immagine del seme (cfr Mc 4,26-34). Varie volte Gesù usa questa similitudine (cfr Mt 13,1-23; Mc 4,1-20; Lc 8,4-15), e oggi lo fa invitandoci a riflettere in particolare su un atteggiamento importante collegato con l’immagine del seme, e l’atteggiamento è l’attesa fiduciosa.

Infatti, nella semina, per quanto il contadino sparga ottima e abbondante semente, e per quanto prepari bene la terra, le piante non spuntano subito: ci vuole tempo e ci vuole pazienza! Perciò è necessario che, dopo aver seminato, egli sappia attendere con fiducia, per permettere ai semi di aprirsi al momento giusto e ai germogli di spuntare dal terreno e di crescere, abbastanza forti da garantire, alla fine, un raccolto abbondante (cfr vv. 28-29). Sottoterra il miracolo è già in atto (cfr v. 27), c’è uno sviluppo enorme ma è invisibile, ci vuole pazienza, e nel frattempo è necessario continuare a curare le zolle, annaffiarle e tenerle pulite, nonostante in superficie sembra che non succeda nulla.

Anche il Regno di Dio è così. Il Signore mette in noi i semi della sua Parola e della sua grazia, semi buoni e abbondanti, e poi, senza mai smettere di accompagnarci, aspetta con pazienza. Il Signore continua a prendersi cura di noi, con la fiducia di un Padre, ma ci dà tempo – il Signore è paziente – affinchè i semi si aprano, crescano e si sviluppino fino a portare frutti di opere buone. E questo perché vuole che nel suo campo nulla vada perduto, che tutto giunga a piena maturazione; vuole che tutti noi possiamo crescere come spighe cariche di chicchi.

Non solo. Facendo così, il Signore ci dà un esempio: insegna anche a noi a seminare fiduciosamente il Vangelo là dove siamo, e poi ad attendere che il seme gettato cresca e porti frutto in noi e negli altri, senza scoraggiarci e senza smettere di sostenerci e aiutarci a vicenda anche là dove, nonostante gli sforzi, ci sembra di non vedere risultati immediati. Spesso infatti anche tra noi, al di là delle apparenze, il miracolo è già in atto, e a suo tempo porterà frutti abbondanti!

Perciò possiamo chiederci: io lascio seminare in me la Parola? A mia volta, semino con fiducia la Parola di Dio negli ambienti in cui vivo? Sono paziente nell’aspettare, oppure mi scoraggio perché non vedo subito i risultati? E so affidare tutto serenamente al Signore, pur facendo del mio meglio per annunciare il Vangelo? La Vergine Maria, che ha accolto e fatto crescere in sé il seme della Parola, ci aiuti ad essere seminatori generosi e fiduciosi del Vangelo.