Toscana
Covid-19, alleanza imprese e sindacati per l’alleggerimento del trasporto pubblico locale
Il patto è utile soprattutto a tutte quelle medie e piccole imprese del territorio che vorranno adottare “regimi di orario articolati” e permette ai “lavoratori di usufruire di una flessibilità d’orario in entrata con successivo recupero o tramite la costituzione della banca delle ore, ove sarà possibile e fattibile organizzativamente”. E’ un atto concreto di responsabilità sociale, da parte di imprese e organizzazioni sindacali confederali, che incrementa la tutela della salute dei lavoratori e quindi, di tutta la cittadinanza dell’area metropolitana di Firenze. Obiettivo di tutti deve essere la tutela della salute e la ripresa dell’attività didattica in presenza. Vuole “agevolare le lavoratrici e i lavoratori nella conciliazione dell’orario di lavoro con i tempi di vita”, ma anche “garantire una minor affluenza sui mezzi pubblici nelle fasce orarie di punta, finalizzata ad abbattere la curva del contagio”. L’accordo è frutto del lavoro comune iniziato nel corso dellockdown del marzo scorso fra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil Firenze.I firmatari chiedono che sia attivato un confronto “sia con le amministrazioni locali, sia con la Regione che gestisce il trasporto pubblico locale (TPL), prevedendo anchel’istituzione di una consulta dei Mobility Manager di tutti i soggetti coinvolti (imprese, istituzioni, scuole) al fine di individuare soluzioni positive attraverso modifiche del servizio TPL urbano ed extraurbano”. “Pragmaticamente stiamo portando il nostro contributo alla preservazione della salute pubblica – sottolineaPaolo Sorrentino, vicepresidente di Confindustria Firenze con delega alle relazioni industriali -. Con questo accordo, infatti, anticipando i tempi della politica, stiamo ancora una volta dimostrando che quando l’obbiettivo è il benessere dei lavoratori e del territorio, imprese e sindacati hanno sintonia di intenti.Inoltre, per le aziende sarà una sorta di consulenza ‘chiavi in mano’, perché permetterà anche quelle meno strutturate, di lavorare sugli orari pur nel pieno rispetto del contratto da loro applicato”. “Va ripresa prima possibile la didattica in presenza, i nostri ragazzi e le nostre ragazze devono tornare a scuola, ne va del loro presente e del loro futuro, oltre che del futuro della nostra società e del nostro sistema produttivo – dice Paola Galgani, segretaria generale della Cgil Firenze -. Uno dei nodi ancora non risolti è quello dei trasporti: nelle ore di ingresso e uscita di scuole e luoghi di lavoro si crea un numero insostenibile di persone che mette a rischio la salute collettiva. Il lavoro ora prova a metterci del suo, contrattando con questo accordo tra Confindustria e sindacati orari diversi di ingresso e di uscita nelle aziende, per avere una maggiore flessibilità e rispondere sia alle esigenze dei lavoratori sia alle esigenze della salute. Ci abbiamo messo responsabilità, si tratta di un passo avanti che ancora non basta, perché occorre un luogo di confronto dove scelte e interventi siano coordinati: lo chiediamo alla politica e alle istituzioni”.
“Quello firmato oggi è un accordo importante, che coniuga le esigenze del lavoro e quelle della salute, guardando al bene della collettività e non solo agli interessi di parte – aggiungeRoberto Pistonina, segretario generale della Cisl Firenze-Prato -. L’obiettivo è in primo luogo quello di evitare un eccesso di presenze sui mezzi di trasporto pubblico, anche in vista della prossima riapertura delle scuole, agevolando il sistema produttivo delle imprese e consentendo ai lavoratori di conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro. Sindacati e Confindustria di Firenze dimostrano così di avere una concezione delle relazioni sindacali attenta alle esigenze del Paese”. “L’obiettivo è dotarsi di uno strumento efficace che faccia da cornice ad accordi aziendali sull’orario di ingresso nei posti di lavoro e, naturalmente, per quanto concerne gli studenti, quando potranno fare rientro in classe a gennaio – conclude Triestina Maiolo, segreteria confederale della UIL Toscana -. Ma è anche un invito alla Regione Toscana ad aprire un tavolo di confronto sul trasporto pubblico locale: serve flessibilità per l’accesso nei luoghi di lavoro e nelle scuole per rendere più leggeri mezzi del trasporto pubblico e quindi tutelare la salute e la sicurezza di tutti”.