Toscana

La Toscana da oggi zona arancione: cosa si può fare, cosa è vietato

  • Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

  • Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

  • Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

  • Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

  • Chiusura di musei e mostre.

  • Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

  • Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

  • Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

  • Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

Una decisione sofferta, rinviata per alcuni dal giorni dalla cabina di regia del ministero della Salute che aggiorna il monitoraggio sulla situazione epidemiologica in Italia. E poi arrivata con la firma del ministro Roberto Speranza sulle ordinanze. «La situazione continua a peggiorare – ha detto il direttore del Dipartimento di prevenzione del ministero Gianni Rezza – e giustifica l’adozione di interventi più restrittivi». Il presidente della Toscana Eugenio Giani è stato contattato dal ministro Speranza che lo ha chiamato per chiedergli «il parere come prescritto dal Dpcm»: «Ho naturalmente espresso favorevole, perché ritengo che si debba fare squadra, mi fido del comitato tecnico scientifico del ministero». Adesso, ha concluso Giani, è necessario fare «sacrifici per uscirne il prima possibile». Il presidente della Federazione dei medici Filippo Anelli chiede addirittura un lockdown generale: «Solo così si può bloccare l’ascesa di questa curva, altrimenti il sistema sanitario non reggerà». Ma il premier Giuseppe Conte non vuole imboccare questa strada. Per il momento non si cambia.

Le cinque regioni rimarranno in zona arancione per almeno 15 giorni: se i dati dovessero peggiorare ulteriormente, già la prossima settimana potrebbero diventare rosse. Rispetto alle misure già in vigore in tutta Italia, scatterà il divieto di entrata e uscita dalla regione e di spostamento tra i comuni – salvo per motivi di lavoro, studio, salute e necessità – e la chiusura di bar e ristoranti per tutto il giorno (con la possibilità dell’asporto). Continueranno a essere invece aperte le scuole, che saranno in presenza per infanzia, elementari e medie. Non ci sono solo cattive notizie. È stato annunciato infatti che il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech è efficace nel prevenire il 90% delle infezioni. L’azienda promette 50 milioni di dosi pronte entro fine anno e 1,3 miliardi nel 2021. L’Europa ne ha prenotati 300 milioni.